Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Pil Italia, l’Istat rivede le stime #numberoftheday

Il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita per l’economia italiana. L’Istat (qui trovate la nota integrale) ha ribaltato le prime stime del 30 aprile scorso, che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, calcolando per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile.
Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile.
Il “moderato recupero” dell’attività produttiva rispetto a fine 2020, spiega l’Istat, è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria e di una contrazione del terziario che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid. Su base congiunturale agricoltura e industria hanno infatti registrato incrementi pari, rispettivamente, al 3,9% e all’1,8%, mentre i servizi hanno messo a segno un calo dello 0,4%.

-0,2%

Le ore lavorate. Sono diminuite dello 0,2% in termini congiunturali, mentre i redditi pro capite sono aumentati dell’1,5%.

+2,6%

La variazione acquisita del Pil italiano per il 2021,. Cioè quella che si otterrebbe se nei trimestri successivi al primo si registrasse una crescita nulla, è pari a +2,6%.

-06%

L’andamento del Pil negli altri Paesi. Nel primo trimestre del 2021, il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,6% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,1% in Francia e dell’1,8% in Germania. In termini tendenziali, si è registrata una crescita dello 0,4% negli Stati Uniti e dell’1,2% in Francia e una diminuzione del 3,1% in Germania. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% nel confronto con il primo trimestre del 2020.

Note. Il primo trimestre del 2021 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2020.