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Quanto costano i procuratori dei calciatori? Spoiler: la Serie A ha qualche problema

Immaginate di voler acquistare un casa per 200mila euro. Immaginate che l’agente immobiliare vi chieda una commissione del 14,62% per la sua attività di mediazione. Il costo finale, notaio escluso, salirebbe fino a 229.240 euro: li paghereste? Beh, se foste il presidente di una società di Serie A, sì. E non perché il proprietario di una squadra di calcio sia tendenzialmente una persona facoltosa. Ma perché ci sono squadre del massimo campionato maschile di calcio che sono arrivate a sostenere un impatto di questo tipo sui costi sostenuti per acquistare e stipendiare i propri tesserati.

O, almeno, sono questi i risultati cui è arrivata InfoData. Il calcolo è partito dalle somme che i club di Serie A hanno versato ai procuratori nel corso del 2021, un’informazione diffusa nei giorni scorsi dalla Figc, la Federazione italiana giuoco calcio. Si tratta di numeri assoluti, che dicono che la Juventus ha versato agli agenti 28,9 milioni, l’Inter 27,5, la Roma poco meno di 26, giusto per citare le prime tre.

Il punto è che la Fifa, la federazione calcistica internazionale. raccomanda di contenere l’importo delle commissioni entro il 3% degli ingaggi e dei costi di trasferimento. Una prescrizione che viene ribadita anche dal regolamento federale italiano. Ma i numeri sembrano indicare che nessuna delle 20 società di Serie A rispetti questa prescrizione.

Per capirlo, InfoData ha innanzitutto recuperato da TransferMarkt i dati relativi agli acquisti effettuati nelle due sessioni di mercato del 2021. Quindi ha estratto da SalarySport.com quelli che riguardano gli stipendi. E qui occorre qualche precisazione, nel senso che i dati sono aggiornati dopo l’ultima sessione di mercato, o quasi. Ad esempio, nella Juventus c’è già Dušan Vlahović, attaccante prelevato a gennaio 2022 dalla Fiorentina, mentre manca Cristiano Ronaldo. Il quale ha salutato i bianconeri a fine agosto 2021, ma il cui ingaggio ha pesato per metà dell’anno solare sulle casse del club torinese.

Altro esempio, nell’Inter non figurano né Romelu LukakuAchraf Hakimi, pezzi da novanta ceduti in estate dalla squadra campione d’Italia, così come Robin Gosens, acquistato dall’Atalanta a gennaio. Ma c’è Christian Eriksen, il cui contratto è stato rescisso perché il giocatore non ha più l’idoneità all’attività agonistica dopo il grave problema di salute che lo ha colpito lo scorso anno durante i campionati europei. Infine, nel nostro conteggio non rientrano né gli stipendi degli atleti del settore giovanile, né quelli delle tesserate per quelle società che hanno una squadra femminile.

Insomma, più che la cifra di per sé, vale la pena che il lettore si concentri sull’ordine di grandezza. Del resto, gli stipendi dei calciatori e i contratti di acquisto dei cartellini non sono esattamente open data. Fatte queste premesse, il risultato è che la squadra che più si è avvicinata a contenere l’impatto delle commissioni sul proprio bilancio è stata il Venezia, che si è fermata al 4,32%. Una quota comunque superiore rispetto a quella indicata dalla Federazione.

Seguono Lazio (4,47%) e Torino (4,63%), mentre al capo opposto della classifica si trovano Juventus (11,34%), Inter (13,71%) e Sampdoria, che con il 14,62% è la squadra che, secondo i calcoli di InfoData, ha vinto lo scudetto delle commissioni versate agli agenti. Certo, molto meglio il titolo vinto da Roberto Mancini e Gianluca Vialli nel 1991.

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