Secondo l’Ocse dal 2003-13, le economie asiatiche sono quelle che hanno aumentato di più gli investimenti in ricerca e sviluppo. Due esempi? La Corea nel 2013 avrebbe dedicato alla ricerca il 4,15% del Pil, confermandosi nella fascia alta delle regioni dei paesi industrializzati più R&d intensive. La Cina ha raggiunto per investimenti la media Ocse (2,4%)
Secondo l’ultimo Scienza, tecnologia e industria Scoreboard 2015 negli ultimi 20 anni, la spesa coreana in R&s come percentuale del PIL è raddoppiato per raggiungere uno dei più alti livelli nella zona Ocse, al 4,15% nel 2013. Più nello specifico per le tecnologie legati alle tlc all’Internet of things, ai big data e all’informatica, la Corea rappresenta il 14,1% dei brevetti depositati di tutto il mondo. Il vantaggio della Corea, si legge nella nota, si basa su solida istruzione nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica. In queste discipline hanno la più alta percentuale dei laureati nel settore Ocse (32% nel 2012). La quota del personale impiegato in R&s sul totale della popolazione del paese è raddoppiato negli ultimi 10 anni.
