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cronaca

L’effetto del lockdown sui decessi negli incidenti stradali

Che impedire alle persone di uscire di casa, come è avvenuto per lunghi periodi del 2020, avesse come positiva conseguenza quella di ridurre gli incidenti stradali e, di conseguenza, i morti sulle strade è abbastanza ovvio. I numeri pubblicati da Istat consentono però di misurare questa ovvietà su base provinciale. Ed è appunto quello che InfoData ha fatto nell’infografica che apre questo pezzo.

L’infografica rappresenta i decessi ogni 10mila abitanti per incidente stradale nella popolazione tra i 15 e i 34 anni. La scelta di concentrarsi su questa fascia di età si lega al fatto che, secondo l’Oms, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i 15 e i 19 anni e la seconda tra i 20 e i 24. Aumentando l’età, cresce ovviamente l’incidenza dei decessi dovuti a delle patologie.

Ogni coppia di pallini corrisponde ad una provincia, la regione si può selezionare utilizzando il filtro in basso a sinistra (di default il grafico visualizza la Lombardia). Il pallino grigio rappresenta il numero di decessi ogni 10mila abitanti registrato nel 2019, quello rosso le morti nel 2020. Se viene visualizzato solo quello grigio significa che Istat non ha registrato variazioni.

A livello nazionale si è passati da 0,7 morti ogni 10mila abitanti, un dato che rimaneva costante dal 2013, a 0,5. Messa così pare poca cosa, ma rapportata agli oltre 12 milioni di italiani tra i 15 e i 34 anni significa qualcosa come 250 decessi evitati.

La provincia che ha visto la contrazione maggiore del tasso standardizzato di decessi dovuti ad un incidente stradale è quella di Ravenna. Qui nel 2019 sono morte 2 persone ogni 10mila residenti tra i 15 ed i 34 anni, mentre lo scorso anno si è scesi a 0,4. Situazioni paragonabili a Ragusa (da 1,9 a 0,7) e a Nuoro (da 1,7 a 0,5).

Sono 18 le province in cui l’incidenza dei decessi dovuti ad un incidente nella popolazione tra i 15 ed i 34 non è variata, mentre in altre 28, nonostante il lockdown, è addirittura cresciuta. I dati più significativi ad Isernia, passata da 0 a 1,2, nel Sud Sardegna, cresciuta da 0,5 a 1,6, e a Lodi. Sì. la prima provincia italiana a registrare un caso di positività al Sars-CoV-2, ha visto crescere da 0,4 a 1,4 i decessi ogni 10mila residenti tra i 15 ed i 34 anni dovuti ad un incidente stradale. Ma, ovviamente, quest’ultima è solo una coincidenza.