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cronaca

Quello che sappiamo del caso del 16enne egiziano falso positivo al Covid-19 a Crotone

Il 13 giugno scorso un gruppo di 58 migranti proveniente dalla Turchia è sbarcato in provincia di Crotone. Sottoposti a tampone, tutti sono risultati negativi, tranne uno. Si tratta di un 16enne egiziano, subito posto in isolamento. E fino a qui non ci sarebbe niente di straordinario: con la bella stagione riprendono gli sbarchi, quella di Covid-19 è una pandemia e quindi non sorprende che chi arriva dall’estero possa essere infetto. Perché parlarne, dunque?

Perché la provincia di Crotone era covid-free dal 27 maggio, data in cui erano scaduti i 28 giorni senza nuovi contagi necessari per dichiarare finita la pandemia. L’Organizzazione mondiale della sanità richiede infatti due cicli di incubazione senza nuovi positivi, pari appunto a quattro settimane. Il 19 giugno, come riporta la Gazzetta del Sud, il giovane egiziano era risultato positivo, facendo così ripiombare la provincia calabrese nella pandemia.

Due giorni più tardi, però, è arrivato il risultato del secondo tampone, questa volta negativo. In altre parole, come riporta Il Crotonese, si è trattato di un falso positivo. Circostanza che porta Infodata a rivedere la mappa che apre questo pezzo, nella quale Crotone torna ad essere colorata di verde scuro, la tonalità riservata a quelle province che hanno superato i due cicli di incubazione senza nuovi casi positivi.

Un piccolo ‘giallo’ risolto anche grazie al collega del Giornale di Basilicata Luca Fusaro, che ha segnalato l’inghippo. E al quale vanno i ringraziamenti di Infodata.