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cronaca

Le paure degli italiani per le conseguenze del coronavirus. L’indagine di Swg

Secondo l’Organizzazione mondiale del Lavoro (Ilo) le conseguenze sociali della crisi sanitaria saranno più gravi della crisi economica del 2008. Il rischio è di creare 25 milioni di disoccupati in tuttoil mondo, un numero perfino più alto di quella della Grande Recessione.  Il  radar di SWG ogni giorno monitora le molteplici percezioni sul COVID-19. Si tratta di una indagine CAWI su un campione di 400 persone su base giornaliera. Le domande sono quelle che si pongono tutti. Anche le risposte sono verosimili e comprensibili.

Il 71% degli italiani infatti avverte il rischio di perdere il lavoro. Di questi, il 44% la considera una minaccia possibile e ben il 27% la giudica molto probabile. La certezza dunque è quella di trovarsi con l’acqua alla gola nel giro di poche settimane. La certezza, si legge nella nota, ben l’89% degli italiani è convinto che sarà costretto ad attingere ai propri risparmi pur di superare la tempesta finanziaria. Per avere un dato di sintesi afferma il monitoraggio “la maggioranza dei cittadini (55%) percepisce una imminente difficoltà nel far fronte a tasse, mutui, affitti, bollette e altre spese ordinarie (34% la ritiene probabile, 21% addirittura molto probabile)”. Quello che aggiungiamo noi è che, come abbiamo scritto, gli scenari sono molto variabili. Troppo variabili. Quello che però è certo è che la recessione sarà lunga e difficile. L’opinione pubblica lo sa. Quello di cui ha bisogno è di un bollettino di pace. Non di guerra come si vede ogni giorno con i contagi e i morti. Ma di speranza magari mappando i numeri quando ci sarà un rimbalzo.

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