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economia

Migranti, in calo le nuove richieste di asilo. Ma non in Italia

Calano a livello europeo, aumentano invece in Italia. Si tratta dei first time asylum applicants, così come li chiama Eurostat, istituto europeo di statistica che ha reso noti i dati. Numeri secondo i quali il secondo trimestre del 2017 ha confermato il calo, iniziato nella seconda metà dello scorso anno, del numero di coloro che, per la prima volta, “bussano” ai confini europei chiedendo asilo politico.

Attenzione, un calo a livello generale. Ma se invece che guardare la situazione complessiva ci si concentra sui singoli Paesi, quella italiana appare in controtendenza. Perfettamente allineato alla media europea, invece, il caso tedesco. Nonostante per le sue politiche sull’immigrazione Angela Merkel abbia pagato un prezzo altissimo ad AfD alle elezioni della scorsa settimana. Considerazioni a parte, la situazione è questa:

 

Intanto, una precisazione. Come è facile intuire, i first time asylum applicants sono quelle persone che, per la prima volta nella loro vita, hanno presentato una richiesta di asilo politico in un determinato Paese europeo. Il fatto che siano in calo non implica necessariamente una contrazione degli sbarchi e nel numero dei migranti.

Intanto, però, il dato è in contrazione. A giugno di quest’anno sono stati poco più di 51mila, dato che ha riportato il fenomeno ai livelli della metà del 2014. I mesi di settembre e ottobre 2015, quando le domande furono più di 160mila, sono insomma ricordi lontani. Questo, ovviamente, sul piano strettamente europeo.

Se però ci si concentra su un singolo Paese, e lo si può fare utilizzando il filtro in alto a sinistra nel grafico, il discorso cambia. O almeno, cambia se si guarda all’Italia. Già, perché in questo caso la tendenza è quella di un aumento. Ora, sul grafico si vedono bene i picchi stagionali, con la maggior parte di richieste di asilo che si concentrano nei mesi estivi. Del resto, i migranti arrivano sulle nostre coste via mare ed è per questo che si muovono con la bella stagione.

Ma, al netto di questo, il numero di persone che presenta per la prima volta richiesta di asilo politico in Italia è in aumento. A giugno 2017 sono state poco meno di 13mila, nello stesso mese dell’anno precedente poco meno di 10mila, nel 2015 appena 5mila. Che questo sia un bene o un male i soli numeri non possono dirlo. Quello che dicono, però, è che l’Italia e l’Europa stanno andando in due direzioni diverse.

Ultimi commenti
  • Francesco Romano |

    In Italia per vagliare le richieste di asilo occorrono mediamente 2 anni.
    Durante questo periodo al “presunto profugo” vengono concessi : vitto, alloggio, vestiti, diaria giornaliera , ed altri benefit ( a spese degli italiani) il che significa fare una vita da turista (e nella stragrande maggioranza dei casi non hanno i requisiti perché venga concesso loro lo status di profugo) per tutto il periodo necessario al vaglio della domanda di asilo, e questo spiega perché da noi le domande di asilo crescono a differenza di quanto avviene negli altri paesi europei.
    Migliore è il trattamento piu’ incentiviamo i migranti a venire

  • Francesco Romano |

    In Italia per vagliare le richieste di asilo occorrono mediamente 2 anni.
    Durante questo periodo al “presunto profugo” vengono concessi : vitto, alloggio, vestiti, diaria giornaliera , ed altri benefit ( a spese degli italiani) il che significa fare una vita da turista (e nella stragrande maggioranza dei casi non hanno i requisiti perché venga concesso loro lo status di profugo) per tutto il periodo necessario al vaglio della domanda di asilo, e questo spiega perché da noi le domande di asilo crescono a differenza di quanto avviene negli altri paesi europei.
    Migliore è il trattamento piu’ incentiviamo i migranti a venire

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