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tecnologia

I 7 fatti tecnologici che hanno segnato questo 2016 raccontati con i dati

Dal cilindro tecnologico di questo 2016 è uscita una discreta quantità di notizie che ha segnato questi mesi. Storie fatte di equilibri che cambiano, di innovazioni che provano a rompere col passato, ma anche di insuccessi clamorosi. Qui raccogliamo quelle più interessanti:
1 – Le nuove cuffie di Apple: AirPods
Cook e i suoi provano il colpaccio e a settembre di quest’anno hanno lanciato un nuovo iPhone senza jack audio. Il modello numero 7 del colosso di Cupertino prova a fare da apripista ad un mondo di smartphone molto orientati alle tecnologie wireless. Le cuffie scelte da Apple per sostituire i classici auricolari si chiamano Airpods, e sono arrivate con qualche settimana di ritardo sul mercato. Il suo utilizzo sarà testato nel corso del 2017. Per ora possiamo dire che l’effetto “ottico” non è dei migliori. Certo, è questione di gusti. Ma le Airpods che fuoriescono dall’orecchio e pendono sul viso non sono il massimo dell’estetica. Il costo: 179 euro.

 
2 – Yahoo: un miliardo di account hackerati
Dopo una trattativa di vendita andata a buon fine (con Verizon pronta a staccare un assegno da 4,8 miliardi di dollari), per Yahoo! è arrivata la batosta degli attacchi hacker. Il colosso di Sunnyvale ha confermato prima un attacco risalente al 2014 (con 500milioni di account trafugati), poi un altro risalente dal 2013 (con ben 1 miliardo di account coinvolti). Attacchi sui quali Yahoo! ha taciuto, anche in fase di trattativa con Verizon, che adesso valuta il da farsi.

 
3 – Samsung Galaxy Note 7
È stato un anno abbastanza funesto per Samsung, che si è vista costretta a ritirare dal mercato il suo modello di punta: il Galaxy Note 7. Una batteria mal riuscita ha portato a l’esplosione di una trentina di device in tutto il mondo, e la casa coreana – dopo settimane frenetiche e la pressione sul collo della stampa di mezzo mondo – ha deciso di ritirare dal mercato quello che era (senza alcun dubbio) il miglior smartphone Android di questo 2016. Peccato. Si rifaranno nel 2017? Le intenzioni sembrano queste.

 
4 – PlayStation VR
È stato sicuramente l’anno della realtà virtuale, quello che si chiude oggi. E PlayStation ha fatto il suo con il visore PlayStation VR. Equipaggiato con un display Oled da 5,7 pollici con 1920 di RGB e una risoluzione a 1080 il dispositivo giapponese è teoricamente in grado di visualizzare fino a 120 immagini al secondo. Il prezzo di lancio è pari a 399€. In realtà per giocarci è necessaria anche la PlayStation Camera, possibilmente quella nuova già disponibile al prezzo di listino di 69,99 euro. Ma il vantaggio rispetto a una certa parte della concorrenza è che può contare da subito su una base installata di oltre 43 milioni Playstation 4 e un parco di 230 sviluppatori che stanno lavorando ai contenuti.

 
5 – Tesla Model 3
Sì, è un’automobile. E forse mal si lega con gli altri oggetti presi in esame in questo post. Ma quando si parla di Tesla, l’animo tech è più forte che mai. Questa Model 3 ha segnato con forza questo 2016, in fatto di auto elettriche. Elon Musk l’ha svelata al mondo il 31 marzo. Tesla Model 3 è la prima Tesla che non costa quanto un appartamento a Milano. Costa 35mila dollari (circa), ma sarà consegnata solo a partire dalla fine del 2017. Cioè fra un anno. Intanto la si può prenotare. L’idea di Musk ha raccolto 276.000 pre-ordini in 3 giorni. E i numeri, che vanno sempre al di là della teoria, per ora danno ragione al CEO.

 
6 – Apple VS FBI per l’iPhone di San Bernardino
Lo scontro fra Apple ed Fbi per lo sblocco (tramite una back door) dell’iPhone del terrorista di San Bernardino ha tenuto banco per mesi. E ci ha insegnato – qualora ne avessimo bisogno – che l’influenza politica, economica e sociale del settore tech è ormai a livelli altissimi. Apple si è rifiutata di aiutare i federali a sbloccare l’iPhone di un terrorista, con Cook che ne ha fatto una battaglia per la privacy di ogni cittadino al mondo. L’Fbi ha trovato una strada alternativa, dando l’iPhone “in pasto” a una società che è riuscita a sbloccarlo. Ma la storia ha creato un precedente notevole.


 
7 – Il fenomeno Pokemon Go
Se Pokemòn Go è stata la parola emergente più cercata su Google di questo 2016, ci sarà un motivo. Il videogioco sviluppato da Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android (basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS) ha fatto letteralmente impazzire milioni di persone. È stato senza alcun dubbio uno dei veri protagonisti dell’anno. Arrivato sugli store a luglio, nel giro di poche settimane ha frantumato ogni record.

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