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cronaca

Un anno dopo la foto di Alan Kurdi i numeri dell'emergenza migranti

Alan Kurdi è il nome del bimbo di tre anni ritrovato morto sulla spiaggia vicino a Bodrum in Turchia. La sua foto ha fatto il giro del mondo suscitando forti reazioni. A un anno dalla sua scomparsa nel Mediterraneo si continua a morire. L’Alto commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha calcolato che 4.176 persone sono morte o scomparse sul Mediterraneo – una media di 11 uomini, donne e bambini periscono ogni giorno negli ultimi 12 mesi.
Durante i primi otto mesi del 2016, 281.740 persone hanno preso il mare per approdare in Europa. Il numero di rifugiati e migranti che arrivano in Grecia è diminuito drasticamente da oltre 67.000 nel mese di gennaio a 3.437 nel mese di agosto, a seguito dell’attuazione dell’accordo tra Ue e Turchia.
 


 
 
 
Il numero di arrivi in ​​Italia, nel frattempo, è rimasto più o meno costante, con 115mila rifugiati e migranti sbarcati in Italia a partire dalla fine di agosto, rispetto ai 116.000 dello stesso periodo dello scorso anno.
Il cambiamento principale, tuttavia, è stato il numero delle vittime. 0 Secondo i calcoli dell’Unhcr il 2016 è l’anno più letale mai registrato nel Mediterraneo centrale. Le probabilità di morire sulla rotta Libia verso l’Italia sono dieci volte superiore a quella per l’attraversamento dalla Turchia alla Grecia.
Qui trovate l’Info interattiva realizzata dalle Nazioni Unite