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finanza

La classifica internazionale delle società del lusso

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Per quanto preciso, certificato e corredato dalla più esaustiva relazione, a volte un bilancio può non bastare a dare il quadro completo di un’azienda quotata nelle sue componenti materiali e immateriali e, soprattutto, può non essere sufficiente per capire se investire sulla base delle prospettive a medio e lungo termine.
Una considerazione che vale forse ancora di più per i settori della moda e del lusso, le cui vendite dipendono molto dai più imponderabili degli elementi: i gusti e gli umori dei consumatori finali. Molto utile quindi l’approccio usato dalla Active Value Advisors (Ava), la società di consulenza che ha elaborato la ricerca “Creating Value in the Luxury Sector”, analizzando i bilanci 2015 delle principali quotate europee e dividendoli in tre categorie: personal luxury,luxury cars and yachts ed experiential luxury (che in italiano viene spesso definito lusso accessibile). Nel primo segmento, il più numeroso, ci sono 30 aziende, tra le quali colossi francesi come Hermès, Kering e Lvmh e dove l’Italia è ben rappresentata da 16 società

Articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del 18 agosto 2016 a pagina 21