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economia

La spesa per la crisi dei migranti


La battaglia di Matteo Renzi per un’Europa più solidale sul fronte dei migranti e più orientata sugli investimenti e sulla crescita sul fronte della politica economica non segue più solo la rotta Roma-Bruxelles ma comincia a prendere anche strade laterali trasformandosi un uno scontro a più voci. A scendere in campo ieri è stato il premier nazionalconservatore ed euroscettico dell’Ungheria Viktor Orban, contrario all’imposizione di quote di migranti tra i vari Paesi Ue e reduce dalla recente sconfitta al referendum proposto agli ungheresi proprio su questo punto (non è stato superato il quorum previsto del 50%).

Articolo sul Sole 24 Ore del 29 ottobre 2016