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economia

ChatGPT diventa agente di shopping con “Instant Checkout”

OpenAI ha introdotto una funzionalità che permette agli utenti (negli Stati Uniti, al momento) di acquistare prodotti direttamente all’interno dell’interfaccia di ChatGPT, senza dover uscire per andare su Etsy o altri siti.  Questa modalità è pensata per semplificare il percorso “scopri → scegli → acquista” in un unico flusso conversazionale. Qui vi spieghiamo in cinque punti tutto quello che c’è da sapere.

ChatGPT diventa agente di shopping
OpenAI ha introdotto la funzione “Buy it in ChatGPT”, che trasforma il chatbot in un vero e proprio assistente allo shopping. Negli Stati Uniti, gli utenti possono ora scoprire un prodotto, sceglierlo e acquistarlo direttamente all’interno della conversazione, senza essere reindirizzati su siti esterni come Etsy o Shopify. L’idea è quella di ridurre al minimo gli attriti nel percorso che va dalla scoperta all’acquisto.

2. Come funziona l’acquisto diretto
Il sistema è pensato per essere semplice: l’utente può comprare un singolo articolo alla volta, confermare indirizzo di spedizione e metodo di pagamento senza uscire dalla chat, utilizzando carta, Apple Pay, Google Pay o Link. OpenAI non diventa il venditore ufficiale, che resta sempre il merchant originario: spedizioni, resi e assistenza clienti restano infatti a carico del negozio. Dopo l’acquisto l’utente riceve conferma via mail e può consultare lo storico ordini dentro ChatGPT.

3. I partner e l’espansione futura
Il lancio parte con i venditori statunitensi di Etsy, ma nei prossimi mesi si aggiungeranno oltre un milione di negozi su Shopify, compresi marchi già molto conosciuti come Glossier, SKIMS e Vuori. La roadmap di OpenAI prevede di estendere la disponibilità geografica oltre gli Stati Uniti e di introdurre in futuro anche i carrelli multipli, per rendere l’esperienza di acquisto più simile a quella degli e-commerce tradizionali.

4. Il modello economico e l’open source
Per gli utenti non ci sono costi aggiuntivi, mentre i venditori pagano una commissione a OpenAI su ogni transazione. I risultati vengono ordinati in base alla rilevanza e non alle sponsorizzazioni, almeno secondo quanto dichiarato dall’azienda. Per facilitare l’adozione, è stato creato insieme a Stripe l’Agentic Commerce Protocol, un’infrastruttura aperta e open source che permette a sviluppatori e merchant di integrarsi con ChatGPT senza dover dipendere da un sistema chiuso.

5. Le implicazioni per il futuro del commercio
Con questa mossa ChatGPT passa dall’essere un semplice consigliere a diventare un vero attore del commercio digitale. Per i venditori si apre un canale potente, in grado di portare i prodotti davanti a milioni di utenti all’interno di una conversazione. Restano però nodi da sciogliere: la trasparenza nei criteri di ranking, la gestione sicura dei pagamenti, le politiche di reso e le sfide regolatorie nei vari Paesi. Al tempo stesso la scelta di aprire il protocollo consente di immaginare un ecosistema più trasparente e collaborativo, in cui l’intelligenza artificiale non è solo vetrina, ma anche infrastruttura per un nuovo tipo di commercio conversazionale.

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