Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
tecnologia

Due scuole su cinque sono inacessibili agli studenti disabili. Terza puntata dell’inchiesta su scuola e disabilità

Il 42% delle scuole italiane non sono accessibili agli studenti e alle studentesse con disabilità motorie. Di più: solo nell’1,25% delle scuole di ogni ordine e grado sono presenti mappe a rilievo e percorsi tattili per ciechi e ipovedenti, solo nel 16,7% ci sono segnalazioni visive per l’esodo forzato. Ovvero di indicazioni che consentano ai sordi e agli ipoudenti di abbandonare l’edificio in sicurezza in caso di emergenza. Questa la fotografia scattata dall’Istat nell’ambito dell’aggiornamento all’anno scolastico 2022-2023 della sua indagine sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

Numeri che InfoData ha rappresentato nel grafico che apre questo pezzo. I filtri nella parte bassa consentono, oltre che di selezionare il tipo di barriere rispetto alle quali si vogliono visualizzare i dati, anche di scegliere una regione italiana per verificare quale sia la situazione a livello locale. Concentrandosi sulle sole barriere architettoniche, la situazione migliore si registra in Valle d’Aosta, dove il 73,7% delle scuole è accessibile. Maglia nera, invece, all’Alto Adige, dove il 54,3% delle scuole presenta degli ostacoli per l’accesso dei disabili. Ma quali sono le tipologie di ostacolo più diffuse negli istituti scolastici italiani?

Nel 50% delle scuole manca un ascensore, oppure è presente ma non è a norma, nel 35,6% degli istituti succede lo stesso ai servoscala interni. C’è anche un 3,35% di scuole italiane nelle quali nemmeno le porte sono a norma. In questo caso Istat non fornisce dati di maggiore dettaglio: non è in altre parole possibile andare a scoprire se il problema sia più grave nelle scuole dell’infanzia o in quelle secondarie, né se ci sia una regione italiana che spicchi, nel bene o nel male.

Quello che ci consente di capire l’Istituto nazionale di statistica riguarda la tipologia di ausili presenti nelle scuole, in questo caso sì con una distinzione di ordine e grado, per garantire l’inclusione degli studenti diversamente abili. E se è vero che larga parte degli studenti non ha necessità di ricorrere a queste apparecchiature, va detto che la percentuale di chi non ne disponga, pur avendone bisogno, non si discosta molto da quella di chi invece ne è stato fornito.

Decisamente migliore, invece, la situazione per quanto riguarda la presenza di postazioni informatiche adattate per andare incontro alle esigenze degli studenti disabili, allestite nel 73,4% degli istituti scolastici italiani. Anche in questo caso, all’ultimo posto si trova l’Alto Adige (44%), mentre la regione che più ha investito in postazioni informatiche per gli studenti diversamente abili è l’Emilia Romagna, che le ha installate nell’81% degli istituti.

Per approfondire:

Leggi qui la prima puntata dell’inchiesta sulla disabilità nelle scuole italiane

Leggi qui la seconda puntata dell’inchiesta sulla disabilità nelle scuole italiane