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cronaca

Cinque grafici (e un video) per provare a dare un senso al 2021

Dai calcolatori sulla disuguaglianza alle mappe dei cambiamenti climatici, dalla letteratura scientifica sul Covid alla conquista di Marte. Servono grafici, immagini e figure per capire questi anni stra-ordinari. Qui abbiamo selezionato cinque grafici (e un video) per raccontare come Info Data – da ottomila post cioè dal 2011 – si esercita a misurare il contesto dei fatti e delle notizie. Un grafico può valere più di mille parole. A volte.

Quanti abitanti avrà la Terra nel 2100? Il dibattito tra demografi 

Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale delle Nazioni unite saremo 9,8 miliardi nel 2050 e 11,2 miliardi nel 2100. Le previsioni dell’Onu sono state messe in discussione da alcuni studi tra cui quello su Nature  di settembre di quest’anno che ha indicato l’inizio di un “inverno demografico” che si caratterizzerà con un declino della popolazione con velocità varabili. Detto altrimenti le nascite non saranno sufficienti per garantire il ricambio della popolazione.  E’ legittimo ipotizzare che il clima di paura e le crescenti difficoltà di natura materiale generate dalla pandemia e dall’incertezza economica  continueranno ad avere un’influenza negativa sulle scelte di fecondità delle coppie italiane. Le conseguenze in termini di solidità dello Stato sociale, pensioni e giustizia sociale sono purtroppo facilmente prevedibili. 

 

Number of working-age adults from 1950 to 2100 in the reference scenario in the ten most populous countries in 2017
Working-age adults are defined as individuals aged 20–64 years. Past data are from GBD 2017. GBD=Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study

La CO2, il riscaldamento climatico e quella “cometa” che nessuno vuole vedere.

Se il riscaldamento globale al 2050 supererà i 2 gradi dai livelli pre-industriali (l’obiettivo minimo dell’Accordo di Parigi), fra le popolazioni più povere del mondo le persone esposte a rischi climatici saranno il doppio rispetto ad oggi, sostiene la ricerca di McKinsey & Company. Come la cometa in rotta di collisione con la Terra del film capolavoro “Don’t Look Up il riscaldamento climatico è l’elefante nel negozio di cristalli delle nuove generazioni. Serviranno grafici per capire, numeri per monitorare variazioni e tanti spiegoni per spiegare meglio quello che sta accadendo.

 

 

Come si misura la disuguaglianza?

La pandemia ha polarizzato la ricchezza in modo ancora più drammatico. L’incertezza economica, la pressione sui prezzi, l’allagarsi del divario tra Nord e Sud del mondo stanno generando una spirale negativa che colpirà benessere materiale aumentato il disagio psichico e alimentando il pensiero irrazionale. In Italia si è aggiunta una netta stratificazione della povertà per età e cittadinanza, che vede in posizione svantaggiata i minori e gli immigrati. Cambiano la misurazione della povertà. O dovrebbe cambiare, perché la pandemia ha cambiato il contesto. Qui una analisi sui nuovi indicatori e sotto il calcolatore della soglia di povertà dell’Istat.

 

Quello che sappiamo finora.

E’ il titolo a cui ci dobbiamo più abituare. Che vuole dire: non sappiamo ancora tutto, ci vuole tempo. Dal long-Covid  alle nuove varianti, dalla comunicazione scientifica all’esitazione vaccinale, abbiamo tutti imparato che la frase “non  lo sappiamo ancora” è parte di quel metodo scientifico che ancora non abbiamo a sufficienza compreso. Qui sotto una immagine tratta dallo studio  I meccanismi di COVID-19 nel corpo umano: che cosa sappiamo fino a ora pubblicato su Frontiers in Immunology

The symptomatology of coronavirus disease 2019 (COVID-19). (The onset of the clinical symptoms occurs in average 5–6 days after exposure, and normally, those with mild symptoms recover within 2 weeks; however, in severe cases, the recovery may extend up to 6 weeks. Persistence of the disease or, after complete recovery, emergence of new ailments, together known as “long COVID” may occur in some patients. The “long COVID” is chiefly characterized by the presence of fatigue, headache, dyspnea, and anosmia, which may persist for 4–12 weeks.

 

Marte, lo Spazio e il telescopio più grande (e complesso del mondo)

Il 2021 è stato l’inizio dell’esplorazione spaziale. La cronaca  è iniziata ma il bello deve ancora venire. Scopriremo cose nuove,  conferme di teorie antiche e magari qualcosa di inaspettato. Serviranno numeri, infografiche e tante tantissime immagini per provare a spiegare l’ignoto più ignoto di sempre. Qui sotto Ii grafico mostra la media mobile delle temperature minime e massime registrate nel cratere Gale, un cratere del diametro di oltre 150 chilometri, da Curiosity, un rover americano atterrato nell’agosto del 2012. Informazioni che sono state diffuse dal Mars Science Laboratory della Nasa e dal Centro de Astrobiología di Madrid e che sono state utilizzate dall’agenzia The Pudding nel suo lavoro Greetings from Mars.

 

 

Come si misura l’enegia?

La crisi di approvvigionamento che ha colpito il nostro Continente sta minacciando la ripresa economica dalla pandemia. La questione energetica è terreno di trattativa tra le grandi potenze. In alcuni Paesi i prezzi sono aumentati fino a cinque volte. Per l’Italia l’antica mancanza di materie prime rende ancora più drammatica questa crisi con famiglie e imprese che rischiano di pagare un prezzo altissimo. Come si procura e come si misura l’energia l’Europa? Quale è il  peso delle fonti di energia rinnovabiliCosa è la povertà energetica? Nel 2022 queste domande avranno una risposta. Qui sotto uno strumento interattivo di Eurostat per visualizzare i dati energetici tramite diagrammi di flusso (chiamati anche diagrammi di Sankey). Lo strumento ti consente di costruire e personalizzare il tuo diagramma giocando con diverse opzioni (paese, anno, carburante, livello di dettaglio, ecc.).

sankey-diagram-1

 

 

Cronaca critica  della diffusione dei dati del virus.

Partiamo da quello che sappiamo finora dopo un anno e mezzo, quasi due, di pandemia. “Cronaca critica della diffusione dei dati del virus” è prima di tutto una postura del giornalismo di dati. Fin dall’inizio di questa pandemia è stato chiaro il ruolo della comunicazione dei numeri nel dibattito politico e nella formazione dell’opinione pubblica. Studiare il “ciclo di vita” delle informazioni sulle terapie intensive, come dei contagi, delle ospedalizzazioni come dei vaccini ci ha permesso di entrare di più nei meccanismi della comunicazione di un fatto che è oggetto di studio e comprensione da parte della scienza. Il cortocircuito che si è venuto a creare tra la domanda di informazione, le scelte delle pollitica e i tempi del metodo scientifico ancora oggi a due anni di distanza continua a generare incomprensioni. Come testimoniato dal Censis se oggi il 20% degli italiani non crede nei vaccini e il 10 neppure all’esistenza del Covid qualcosa non ha funzionato nella comunicazione, nella cultura scientifica del nostro Paese e nella fiducia nei confronti delle istituzioni. A poche settimane dalla comparsa della variante omnicron come Info Data ci siamo riuniti per discutere in streaming su come cambiare raccontare questo nuovo capitolo pandemico. Il video testimonia quello che siamo detti.