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politica

Perché gli open data sul Pnrr non vanno bene? Incongruenze e metadati che mancano

Guglielmo Celata è vice presidente della fondazione Open Polis che da anni si occupa di giornalismo, trasparenza e cultura critica dei dati. Sono noti per Open Parlamento  la piattaforma che monitora i nostri parlamentari ma con il tempo hanno lanciato numerose inziative come quella sulla povertà educativa e su Open bilanci e per produrre informazioni utili e di qualità.

Settimana scorsa Open Polis è intervenuto sul portale del Governo Italia Domani deputato al monitoraggio  piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) criticando italiadomani.gov.it criticando in questo articolo quanto fatto finora in termini di open data rilevando incongruenze e mancanze nei metadati. Secondo la fondazione  le informazioni messe a disposizione dei cittadini non sono le stesse su cui sta lavorando il governo.  Nel Pnrr, ricordiamo, è prevista la creazione di una specifica infrastruttura informatica a cui hanno accesso tutte le istituzioni nazionali (inclusa la corte dei conti) ed europee. Nel corso della puntata abbiamo discusso con Celata quello che va e quello che non nel sito Italia Domani, perché è indispenzabilie uno strumento per un monitoraggio attento e puntale sullo stato di avanzamento delle riforme. Anche perché – è bene ricordare – nel regolamento istitutivo del Next generation Eu (Ngeu) prevede un “freno di emergenza” che può bloccare l’erogazione dei fondi nel caso di gravi scostamenti dal raggiungimento dei target intermedi e finali.  Quindi se qualcosa non funziona o non è rilevato in modo corretto si rischia di bloccare quello che è il più grande progetto di modernizzazione del nostro Paese. Buona visione

Per approfondire.

Gli strumenti per monitorare le spese del Recovery Plan

L’apertura dei dati del Pnrr e altre storie edificanti #ThinkTallyTalk

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è online. Scopri come sono ripartiti i fondi #mapping