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cronaca

Scuola e coronavirus, ecco dove si rischia la chiusura.

Il nuovo Dpcm, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, prevede la possibilità di chiudere la scuola in quelle province che registrano oltre 250 casi ogni 100mila abitanti nei sette giorni precedenti alla rilevazione. Nell’infografica che apre questo pezzo, si tratta di quei territori colorati di nero.

Il provvedimento, che è entrato in vigore a partire da sabato 6 marzo, prevede la chiusura delle scuole, a partire da quelle dell’infanzia, in tutte le regioni che finiscono in zona rossa. Ma anche la possibilità per i presidenti delle regioni arancioni o gialle di adottare lo stesso provvedimento per quelle province che superino i 250 casi ogni 100mila abitanti su un periodo di 7 giorni. Insomma, ad un anno dall’inizio della pandemia, si smette di adottare provvedimenti univoci per l’intero territorio nazionale o regionale. E ci si affida ai dati per prendere provvedimenti per contenere la pandemia da nuovo coronavirus su base territoriale.

Provvedimenti che, in questo caso, riguardano la scuola. Il cui ruolo nella diffusione del contagio è da mesi al centro di polemiche. Al di là delle quali restano i numeri, che appunto dalla prossima settimana determineranno se ci sarà qualcuno in classe ad ascoltare il suono della campanella o se gli studenti faranno lezione attraverso uno schermo. InfoData ha scelto di rappresentare la situazione su una mappa.

Come detto, i territori colorati di nero sono quelli nei quali nella settimana considerata (in questo caso la scorsa) si è registrata un’incidenza dei contagi superiore a quella oltre la quale i presidenti di regione possono decidere la chiusura delle scuole.

I territori in verde sulla mappa sono invece quelli in cui l’incidenza dei contagi è inferiore a 250 ogni 100mila abitanti. Come si vede dalla legenda nella parte bassa, più la tonalità di verde è intensa, minore è l’incidenza dei casi. E, giocoforza, minore il rischio che il presidente della relativa regione possa decidere di chiudere le scuole. A meno che, ovviamente, l’intera regione non finisca in zona rossa. Nel qual caso, tutti in didattica a distanza.

InfoData aggiornerà settimanalmente l’infografica con i dati dei contagi forniti dalla Protezione civile. Basta cliccare su una provincia e un pop-up mostrerà il periodo di riferimento e l’incidenza dei casi, il nuovo parametro che stabilisce se si possa o meno entrare in classe.