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cronaca

Risparmio, casa e sogni di fuga: la qualità della vita secondo gli italiani

La ricetta perfetta per migliorare la qualità della propria vita non esiste. Ma stando alle risposte del panel intervistato nell’indagine «Come gli italiani percepiscono la qualità della loro vita», realizzata da Csa Research per conto del Sole 24 Ore, alcuni elementi sono ricorrenti: il 40% afferma che vorrebbe trascorrere più tempo con la famiglia (con un chiaro riferimento al work life balance); la voglia di risparmio vince su quella di spendere di più; la casa, di cui non contano le grandi dimensioni, la vorrebbero più comoda e servita; la voglia di estero c’è, nella convinzione che oltreconfine si viva meglio, ma in pochi si trasferirebbero nell’immediato.

Sono questi i driver per migliorare la qualità della vita sul territorio secondo gli italiani intervistati dall’istituto di ricerca. Il 18% si dichiara insoddisfatto, il 48% valuta il proprio benessere appena al di sopra della sufficienza. Più si è giovani e più i giudizi tendono ad essere polarizzati: gli under 35 vedono bianco o nero. Il giudizio, inoltre, è migliore nei piccoli centri, peggiore nelle grandi città. Con l’aggiunta che, secondo gli italiani, «l’erba del vicino è sempre più verde»: confrontando i pareri espressi sul contesto in cui si vive, appare evidente il divario quando il termine di paragone è la situazione all’estero.

Più nel dettaglio, è l’ambiente sicuramente l’aspetto sul quale gli intervistati si mostrano in assoluto poco soddisfatti (e quindi più preoccupati), anche se passa in secondo piano rispetto alla sicurezza e alle condizioni del mercato del lavoro. In generale il nord è considerato decisamente più performante nella percezione della qualità della vita, rispetto al centro e soprattutto al Mezzogiorno.

Oggi nel pomeriggio, nella sede del Sole 24 Ore a Milano in via Monte Rosa 91, al via i festeggiamenti della qualità della vita. La giornata inizierà con un hackathon che vedrà impegnati gli studenti di Data Science dell’Università Bicocca. Gli studenti, riuniti in piccoli gruppi, avranno a disposizione l’intera banca dati trentennale della Qualità della vita del Sole 24 Ore per elaborarne “letture” di vario tipo: dalle applicazioni per le pubbliche amministrazioni fino ai giochi da tavolo, passando per i modelli predittivi capaci di delineare i trend del futuro, incrociando i dati in modo inedito. I progetti sviluppati durante la mattinata di lavori verranno sottoposti a una giuria composta da Andrea Maurino, professore associato presso l’università Bicocca; Marco Fattore, professore associato presso la Bicocca; Luca Tremolada, giornalista del Sole 24 Ore- Nòva; Marco Guerra, data analyst dell’Ufficio studi del Sole 24 Ore.

Ai vincitori, oltre a un premio messo in palio dal Sole 24 Ore, anche l’opportunità di essere selezionati per uno stage nel dipartimento Analysis, research & innovation del Gruppo 24 Ore per supportare il team nelle attività di ricerca e analisi dei dati volte alla realizzazione dei reports che illustrino fenomeni socio-economici-finanziari di varia natura.

Subito dopo la premiazione dell’hackathon, sempre presso la sede di via Monte Rosa 91, a Milano, si terrà l’evento di celebrazione dei 30 anni della Qualità della vita, con interventi del sindaco di Milano Beppe Sala, che riceverà il premio per l’edizione 2019, del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, di Enrico Giovannini. Il clou della serata – che comincia alle 17 ed è a ingresso gratuito previa registrazione su http://ilsole24ore.com/qualitadellavita – sarà la premiazione delle realtà che si sono distinte nelle classifiche di tappa, dopo la quale verranno svelate le province che hanno realizzato le performance migliori nell’arco del trentennio.