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cronaca

Dove emigrano gli italiani in Europa? La mappa dei flussi interni

Come sappiamo i residenti nell’Ue possono liberamente spostarsi all’interno dei confini dell’Unione. Nel 2015 quasi 20 milioni di persone, circa il 4% della popolazione dell’Ue, vive in un Paese diverso da quello in cui è nato. In sostanza è emigrato. I Paesi con il più alto numero di migranti (europei) sono la Germania (5,3 milioni), la Gran Bretagna (5,3 milioni) e la Francia (2,3 milioni) Parallelamente, i Paesi da cui partano più emigranti sono la Polonia (2,9 milioni), la Romania (3,5 milioni) e la Germania (1,8 milione)

In questa mappa realizzata dall’istituto di ricerca statunitense Pew Research è possibile scoprire il numero di migranti europeo. I dati sono di stock cioè non tengono conto dei flussi di migranti. Quindi si riferiscono ai migranti nati o che vivono nei paesi dell’Unione europea e non al tasso annuale di migrazione (o “flussi” attuali) dei migranti tra i paesi dell’Ue. La fonte dei dati è l’Onu e la metodologia la trovate qui.

 

Origins and destinations of European Union migrants within the EU

i migranti di europa

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Cosa è accaduto in Italia nel 2015. Nel 2015, scrive Istat le immigrazioni (iscrizioni in anagrafe dall’estero) ammontano a 280 mila, un valore sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente; nove su dieci (89%) riguardano cittadini stranieri.

Tra i flussi in entrata, la cittadinanza più rappresentata è sempre la rumena (46 mila ingressi), seguita dalle comunità marocchina (15 mila), cinese (15 mila) e bengalese (12 mila).

Continua a crescere il numero delle emigrazioni (cancellazioni dall’anagrafe per l’estero), nel 2015 sono 147 mila, l’8% in più rispetto al 2014. Tale aumento è dovuto esclusivamente alle cancellazioni di cittadini italiani (da 89 mila a 102 mila unità, pari a +15%), mentre quelle dei cittadini stranieri si riducono da 47mila a 45 mila (-6%).

Le principali mete di destinazione per gli emigrati italiani sono Regno Unito (17,1%), Germania (16,9%), Svizzera (11,2%) e Francia (10,6%).

Sono sempre di più i laureati italiani con più di 25 anni di età che lasciano il Paese (quasi 23 mila nel 2015, +13% sul 2014); l’emigrazione aumenta anche fra chi ha un titolo di studio medio-basso (52 mila, +9%).

Gli emigrati di cittadinanza italiana nati all’estero ammontano a oltre 23 mila: il 55% torna nel Paese di nascita, il 37% emigra in un Paese dell’Unione europea, il restante 8% si dirige verso un Paese terzo non Ue.

Nel 2015 il saldo migratorio con l’estero si mantiene positivo per 133 mila unità ma si riduce del 6% rispetto all’anno precedente.

 

Ultimi commenti
  • Diego |

    Le consiglio d’informarsi, anche in altri paesi alcuni vaccini sono obbligatori, oppure la non vaccinazione non consente di accedere a determinati servizi (scuole, asili nido…).

  • Valá |

    Ma va a durmí va….

  • Fulvio |

    Speriamo tu faccia presto 🙂

  • Carla Scaroni |

    I Vaccini hanno sconfitto malattie un tempo mortali.
    Chi non vaccina i propri figli lo puo’ fare sfruttando la scelta di chi intelligentemente ha deciso invece di vaccinare i propri bambini.
    Se cosi’ non fosse i bimbi non vaccinati avrebbero una probabilita’ elevatissima di contrarre malattie molto pericolose quali poliomelite, morbillo, difterite… rischiando la vita.
    Vivere alle spalle degli altri non e’ un bel vivere.

  • Carla Scaroni |

    I vaccini hanno sconfitto malattie un tempo mortali. Oggi chi si permette il lusso di non vaccinare i propri figli lo puo’ fare sfruttando la scelta di chi intelligentemente decide di vaccinare i propri bambini. Se cosi’ non fosse non vaccinandoli il rischio di contrarre malattie pericolose quali poliomelite, morbillo, difterite…sarebbe elevatissimo e con molta probabilita’ i bambini non vaccinati non avrebbero possibilita’ di sopravvivere. Vivono grazie al sacrificio di chi con altruismo sceglie di contribuire al benessere generale vaccinandosi.
    Vivere alle spalle degli altri non e’ un bel vivere.

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