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Corte europea dei diritti dell’uomo: Italia sesta in Europa per casi pendenti

L’Italia esce dalla “top five” degli Stati col maggior numero di casi pendenti davanti alla Corte europea dei diritti dell’Uomo: con 6.180 richieste, pari al 7,8% del totale il nostro Paese è sesto nella classifica degli Stati meno virtuosi nel rispetto della Convenzione europea. Nel 2015 eravamo quarti con 7.567 ricorsi. Diminuisce anche il totale delle sentenze che riguardano l’Italia: l’anno scorso erano 15 con 10 condanne, due anni fa invece si saliva a 25.

Nella “classifica” la medaglia nera va all’Ucraina con 18.171 cause pendenti, seguita dalla Turchia (12.575), dall’Ungheria (8.962) dalla Russia (7.821) e dalla Romania (7.402).

Il cambio di passo dell’Italia è decisamente evidente se il confronto avviene con il 2014. Nel 2015 i casi introdotti erano 1.885 a fronte dei 1.409 del 2016, mentre ormai tre anni fa le richieste attribuite a una formazione giudiziaria erano 5.490. Positivamente in caduta anche il numero di ricorsi irricevibili.

Articolo sul Sole 24 Ore del 27 gennaio a pagina 39