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economia

Balzo inatteso della produzione ad agosto. Ecco le ragioni.


La produzione industriale accelera ad agosto crescendo del 4,1% in termini tendenziali, spinta dal buon andamento del comparto metallurgico e dei macchinari. Un balzo inatteso e anomalo. Restano comunque negative le prospettive per le prossime settimane. Infatti, forti oscillazioni sono tipiche dei mesi estivi, quando i livelli di attività sono bassi e piccole differenze su volumi prodotti determinano variazioni congiunturali anche significative.
L’exploit italiano è condiviso anche da altri Paesi europei: Polonia con una crescita del 5.1%, Olanda +4.7%, Spagna +3.8%, Germania +2.1%. Il balzo ha però riguardato i beni capitali, il macro-settore più volatile.
Guardando ai comparti industriali un significativo aumento è stato registrato dal raggruppamento dei beni strumentali (+12.5%) e dei beni intermedi (+7.6%); male invece energia che registra un calo del 4.1% e beni di consumo (-1.3%).
Spiccano i mezzi di trasposto, la metallurgia e i macchinari, con un balzo rispettivamente di 19.2, 13.6 e 11.7 punti percentuali. Restano fermi i settori legati all’industria estrattiva, che registra un -17.7%.
A supportare l’ipotesi di un’anomalia, le indagini qualitative condotte tra le imprese descrivono, secondo il CsC «un contesto debole e caratterizzato da estrema incertezza».

Articolo a pagina 2 del Sole 24 Ore dell’11 ottobre 2016