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economia

Prezzi al consumo in aumento: prevista una crescita dello 0,8% nel 2016

Ancora un anno di prezzi fermi, se non in discesa, dopo un 2014 chiuso con un rialzo impercettibile (+0,2) e in vista di un 2016 in riavvicinamento a quota +1%. Secondo le elaborazioni di Ref Ricerche su dati Istat, l’inflazione nel 2015 dovrebbe scendere dello 0,1%, completando, per la prima volta nella storia della congiuntura italiana, un biennio all’insegna del “rischio deflazione”. Ma contribuendo – insieme ad elementi favorevoli su altri fronti e al netto di qualche rischio – a creare le condizioni per una ripartenza dei consumi interni.

Una lieve decrescita dei prezzi al consumo è prevista per il 2015 (-0,1%), che sarà seguita, però, da un aumento di quasi un punto percentuale per l’anno successo, grazie al contributo dei diversi settori di consumo, che mostrano i segnali di un risveglio del potere d’acquisto. Tra luglio 2014 e febbraio 2015 il petrolio Brent è passato da circa 110 dollari al barile e meno di 50, perciò per quest’anno è atteso un crollo dei prezzi dell’energia (-7,2%), che vedrà un aumento nel 2016 del 3,3%. Diversamente dal settore petrolifero, il trend dei consumi è in crescita, soprattutto per gli alimentari (+0,9%) e per le tariffe pubbliche (+1,4% e +1,5% nei due anni considerati), considerando il possibile rialzo dei tariffari di trasporti, rifiuti ed acqua potabile.

Da Il Sole 24 ORE del 23 febbraio 2015, pagina 13.

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