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economia

Unione Europea, nel primo semestre 2023 prezzi di gas ed elettricità sono calati

Hanno dato un’ulteriore spinta all’inflazione subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio dello scorso anno, ma nella prima metà del 2023 i prezzi di gas ed elettrcità si sono stabilizzati. O meglio: secondo dati Eurostat, la media europea della variazione congiunturale dei prezzi per il consumo domestico di gas ed elettricità, espressi in euro al kilowattora, è leggermente negativa. Più nello specifico, si registra una riduzione dell’1,63% per quanto riguarda il gas e del 2,7% relativamente invece all’energia elettrica. I livelli pre crisi sono ancora lontani, basti pensare che nel primo semestre 2020 un kilowattora di gas costava in media nell’Unione Europea o,0498 euro contro gli 0,0964 della prima metà di quest’anno, ma almeno la crescita si è arrestata.

Anche in questo caso, si è arrestata a livello UE, mentre nei singoli stati la situazione è molto differenziata. Lo dimostra, ad esempio, il grafico di apertura, relativo alla variazione del prezzo del gas. Ci sono realtà in cui è cresciuto, come la Germania, dove la crescita congiunturale è stata del 30,77%, l’Austria (+29,36%) e il Lussemburgo (+19,26%). E altre in cui si è ridotto, come la Danimarca (-40,13%), la Lituania (-33,67%) e la Spagna (-29,17%). L’elemento positivo, per quel che riguarda l’Italia, è che il nostro paese rientra in questo secondo gruppo: rispetto alla seconda metà del 2022, nella prima metà del 2023 il prezzo al consumo del gas è calato del 25,21%. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda l’elettricità, come evidenziato in questo grafico:

In questo caso l’oscillazione tra chi ha visto una riduzione e chi un aumento è molto più ampia. Da un lato ci sono il Lussemburgo, dove l’incremento è stato addirittura del 77,6%, il Portogallo (+51,3%) e i Paesi Bassi (+38,8%). Dall’altro invece la Grecia, che ha registrato una contrazione congiunturale del 57,8%, la Spagna (-48,3%) e la Svezia (-28,1%). L’Italia è tra i paesi che hanno visto un incremento congiunturale, seppur di lieve entità. Si tratta di un aumento dell’1,2%, con il prezzo al kilowattora passato da 0,3192 euro a 0,3230.