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economia

Sicurezza: i Comuni che spendono (e quelli che ci guadagnano) di più

Non più tardi di una decina di giorni fa, il Governo ha approvato un decreto che amplia i poteri dei sindaci nell’ambito della sicurezza. Tra le novità il daspo, ovvero il decreto di allontanamento dal territorio comunale nei confronti dei vandali. Ma, al netto dei nuovi poteri, quanto spendono i comuni per garantire la sicurezza ai propri cittadini? E, dall’altro lato, quanto incassano dalle multe staccate dagli agenti di Polizia locale?

Per provare a rispondere a queste domande, InfoData ha utilizzato i dati della spesa pro capite per la polizia locale relativa al 2014. Si tratta di numeri pubblicati sul sito openbilanci.it, che OpenPolis ha recentemente reso disponibili in formato open. Numeri che sono stati quindi incrociati con quelli relativi agli incassi delle multe, ovviamente dello stesso anno. Anche in questo caso, la fonte è openbilanci.it e i dati sono stati pubblicati in formato aperto da OpenPolis.

Utilizzando questi dati è stato possibile innanzitutto costruire due mappe. La prima, rappresentata a sinistra nell’infografica (in alto per chi legge da mobile), è quella della spesa. La seconda, visibile sulla destra (o in basso per chi sta leggendo da smartphone), è invece quella degli incassi.

 

Viste le mappe, occorre una precisazione: mancano i valori relativi a molti comuni. Il motivo può essere legato al fatto che non viene indicata la voce di spesa, o di entrata, “Polizia locale” nel bilancio consuntivo. Oppure che il dato non è stato trasmesso a openbilanci.it. In particolare, mancano i numeri relativi ai comuni della Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano. Anche con dati parziali, però, è possibile condurre un’analisi. E il risultato, tenendo conto che i colori variano dal viola al rosso all’aumentare della somma spesa o incassata, è che la sicurezza è più un centro di costo che una fonte di incasso per le amministrazioni locali. Salvo casi specifici, possibili su una base di oltre 8mila comuni, l’accusa di multare gli automobilisti per fare cassa sta poco in piedi.

Altro elemento, non ci sono zone d’Italia più o meno sensibili alla sicurezza di altre. Più che la geografia, a influire saranno le caratteristiche specifiche del territorio di ogni comune. E certamente anche il colore politico dell’amministrazione in carica. Da segnalare, tra le città con più di 200mila abitanti, che quella che ha speso di più nel 2014 è stata la Milano di Giuliano Pisapia, con 146,77 euro pro capite. A seguire Firenze con 142 e Roma con 135,89. Tre realtà, insomma, all’epoca dei fatti guidate da giunte di centrosinistra.

Guardando alle entrate, primeggia sempre Milano con 101,92 euro pro capite, seguita anche questa volta da Torino con 90,98 euro. Terzo posto per Torino con 58,07. Ma, anche in questo caso, il sindaco era Piero Fassino del Pd. Fin qui l’analisi tenendo separate le entrate e le spese. E se invece si provasse ad incrociarle? Nel caso, il risultato sarebbe questo:

 

Due precisazioni prima di proseguire: nel grafico sono riportati solo i risultati per quei comuni per i quali era presente sia il dato relativo alla spesa che quello legato all’incasso dalle multe per l’anno 2014. Mentre i filtri sul lato destro (sinistro per chi legge da mobile) permettono di selezionare una o più zone, regioni o province sulle quali concentrarsi.

Ribadito che ogni comune fa storia a sé e che quindi le generalizzazioni vanno prese con beneficio di inventario, il grafico evidenzia come siano le amministrazioni del centro Italia quelle che riescono maggiormente a tenere in equilibrio le spese per la Polizia locale e gli incassi derivanti dalle multe. Sono invece i comuni del Nord quelli in cui il rapporto è più sbilanciato verso le spese. Quasi come se per i sindaci “padani” il pattugliamento del territorio fosse più importante delle multe per divieto di sosta ed eccesso di velocità.

Ancora una volta: si tratta di generalizzazioni. Ogni comune per caratteristiche, morfologia e problematiche sociali fa storia a sé. E, tra queste storie, è interessante raccontarne due: quella di Campione d’Italia, che nel 2014 ha speso 1.351 euro pro capite per la Polizia locale, incassandone appena 11,4 da multe e sanzioni. E quella di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata, dove i 280 euro pro capite spesi per la vigilanza urbana hanno “fruttato” alle casse comunali 831,5 euro a cittadino. Due estremi nel racconto delle spese e delle entrate legate alla sicurezza.