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tecnologia

Il Note 7 può far malissimo a Samsung. Ma non adesso

Il danno che Galaxy Note 7 sta procurando a Samsung è inestimabile. Il più grosso produttore di smartphone al mondo è alle prese con un guaio ben più grande di quanto si pensasse all’inizio di questa storia. Il top di gamma della casa coreana aveva tutte le carte in regola per competere col nemico di sempre (iPhone), ma una batteria che fa le bizze ed esplode ha distrutto sul nascere ogni sfida.
Il 2 settembre scorso Samsung ha richiamato alla base i circa 2,5 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo. Un’operazione costosissima, ma dopo 35 casi accertati di batteria fumante sembrava l’unica via d’uscita. Da allora è iniziato il countdown per il ritorno sul mercato. Samsung ha cambiato fornitore di batterie e in questi giorni il Galaxy Note 7 stava ritornando sul mercato. Ma i device sostituitivi non sono risultati più affidabili di quelli ritirati, con nuovi casi di esplosione. Il più eloquente quello capitato a bordo di un aereo di linea negli Stati Uniti d’America, dove è stata necessaria l’evacuazione dei passeggeri. Da qui la scelta odierna di ridefinire la produzione, che per ora è stata ridotta.
 
 

 
Difficile capire come la casa coreana possa uscire da questa storia complicata. E probabilmente neanche i risultati del Q3 sapranno dircelo. Gli operatori telefonici più importanti al mondo gli hanno voltato le spalle, offrendo ai loro clienti rimborsi e cambi per chi ha acquistato un Note 7. Per questo, l’idea di abbandonare per sempre questo device potrebbe essere la soluzione. Park Jung-hoon, manager di HDC Asset Management, uno dei fondi azionisti di Samsung, ha detto a Reuters che «rinunciare a Note 7 è la cosa migliore per Samsung», aggiungendo che «questa storia sta generando molti dubbi fra la gente su Samsung».
Intanto Samsung, sul suo sito ufficiale, ha annunciato i risultati fiscali provvisori del terzo trimestre 2016. Il fatturato è di 49 trilioni di won (39,4 miliardi di euro), con un profitto operativo di 7,8 trilioni di won (5,2 miliardi di euro). Si tratta di numeri non scaglionati per prestazione commerciale. Ed è dunque impossibile stabilire le cifre relative al Galaxy Note 7. Numeri coerenti con l’andamento degli ultimi trimestri che, se confermati nei risultati definitivi, direbbero una cosa molto chiara: il batterygate del Note7 non ha colpito il business di Samsung. Almeno non per adesso.