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cronaca

Ecco i vincitori dei Sigma awards 2024, il premio internazionale di data journalism

Dieci premiati su 52 candidature arrivate da tutto il mondo. Sono stati resi noti i vincitori dell’edizione 2024 dei Sigma awards, il premio che ha raccolto l’eredità dei Data journalism awards e che ogni anno raccolgono i più importanti lavori di giornalismo con i dati a livello internazionale.

Tra i vincitori di quest’anno c’è il Financial Times, che ha impiegato dati satellitari per mostrare come in Cina siano state abbattute decine di moschee o siano state ristrutturate eliminando elementi architettonici come i minareti per sostituirli con altri tipici della tradizione cinese. L’inchiesta, dal titolo “How China is tearing down Islam” mostra, ad esempio, come nella regione dello Xinjiang, dove il 56% della popolazione è musulmana, il 72% delle moschee ha subito questa trasformazione. La testata taiwanese The Reporter ha invece utilizzato i dati per raccontare i movimenti di navi ed aerei militari intorno all’isola di Taiwan, una delle zone geopoliticamente più calde del pianeta.

È dedicata invece ai bias, ovvero ai pregiudizi, dell’intelligenza artificiale generativa l’inchiesta data-driven di Bloomberg premiata ai Sigma Awards. Analizzando oltre 5mila immagini generate da un’AI, gli autori Leonardo Nicoletti e Dina Bass hanno ricostruito quanto l’algoritmo estremizzi gli stereotipi etnici e di genere. Sempre di algoritmi si occupa “Inside the souspicion machine“, lavoro pubblicato dall’edizione americana di Wired che racconta dell’algoritmo che la città di Rotterdam ha utilizzato dal 2018 al 2021 per distribuire sussidi, che si è rivelato discriminare le persone sulla base della loro etnia e del loro genere.

Body count” di Interactive è invece un lavoro che utilizza i dati per raccontare di 2.597 persone uccise in 13 anni dalla polizia del Bangladesh, tra torture e vere e proprie esecuzioni stragiudiziali. Utilizzando dati pubblicamente disponibili, Airwars ha ricostruito il ruolo dei droni iraniani nell’invasione russa dell’Ucraina. Mentre, grazie a dati satellitari, HumAngle ha individuato fosse comuni dimenticate in Nigeria.

Tra i premiati anche tre storie locali, per il senso che questa espressione possa avere, che arrivano dagli Stati Uniti. Grist, testata no profit che si occupa di questioni ambientali, ha raccontato di come un’azienda chimica texana di proprietà del gruppo Koch abbia disperso anidride solforosa nell’aria nella zona del golfo del Texas. StreetsBlog ha invece descritto il mercato nero delle targhe false che accompagna il mercato delle auto usate di New York, mentre The Mark Up, in collaborazione con il Los Angeles Times, ha svelato come i senzatetto neri e ispanici della città di Los Angeles siano discriminati nell’assegnazione di alloggi da parte dell’amministrazione cittadina.

I vincitori dei Sigma Awards saranno protagonisti di diversi incontri nell’ambito del Festival internazionale di giornalismo, in programma a Perugia dal 17 al 21 aprile prossimi.