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cronaca

Digital literacy in Europa. Come migliorare la competenza digitale attraverso i dati

Sul portale della Commissione europea dedicato ai dati aperti viene analizzato il livello di alfabetizzazione digitale (Data literacy ndr) in Europa.  Il rapporto, che ha intervistato oltre 100.000 persone in 28 paesi dell’Ue, ha rilevato che i livelli generali di alfabetizzazione digitale stanno aumentando, ma esistono ancora disparità significative tra diversi paesi e gruppi di popolazione.

Più nello specifico, le competenze digitali più comuni sono l’utilizzo di internet per cercare informazioni, l’utilizzo dei social media e l’utilizzo della posta elettronica. Queste competenze sono ora considerate essenziali per la vita quotidiana e il rapporto ha rilevato che la maggior parte delle persone in Europa ha queste competenze.

Il rapporto ha anche rilevato che vi sono ancora significative lacune nell’alfabetizzazione digitale. Ad esempio, solo il 60% delle persone in Europa è in grado di utilizzare un computer per creare documenti o fogli di calcolo e solo il 40% è in grado di utilizzare un computer per risolvere problemi. Queste competenze stanno diventando sempre più importanti sul posto di lavoro e il rapporto ha rilevato che le persone con queste competenze hanno maggiori probabilità di essere impiegate.

Per essere concreti: il punteggio medio per l’alfabetizzazione digitale in Europa è di 6,2 su 10. I paesi con i punteggi più alti sono Danimarca, Finlandia e Paesi Bassi. I paesi con i punteggi più bassi sono Bulgaria, Romania e Grecia. Le persone di età compresa tra 16 e 24 anni hanno i livelli di alfabetizzazione digitale più alti. Le persone di età pari o superiore a 65 anni hanno i livelli più bassi. e persone con livelli di istruzione più elevati hanno livelli di alfabetizzazione digitale più elevati. Le persone che utilizzano Internet per lavoro hanno livelli di alfabetizzazione digitale più elevati.

Esisterebbero anche significative disparità nell’alfabetizzazione digitale tra diversi paesi e gruppi di popolazione. Ad esempio, le persone in Europa settentrionale e occidentale tendono ad avere livelli di alfabetizzazione digitale più elevati rispetto alle persone in Europa meridionale e orientale. Allo stesso modo, le persone con livelli di istruzione più elevati tendono ad avere livelli di alfabetizzazione digitale più elevati rispetto alle persone con livelli di istruzione più bassi.

E in Italia? 

I dati sono contenuti nelrapporto ” Benessere equo e sostenibile ” di Istat. Come sappiamo bene il benessere sociale viene rappresentato attraverso 12 dimensioni ritenute rilevanti per la sua misurazione. Questo quadro, avviato nel 2010 dall’ISTAT in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro , incorpora 152 indicatori. Includono indicatori sulle competenze digitali dei cittadini italiani, come la percentuale di utenti abituali di Internet, la disponibilità di personal computer, le famiglie con una connessione Internet e così via. Il rapporto viene pubblicato annualmente e gli indicatori vengono aggiornati con la stessa frequenza.

La seguente visualizzazione mostra quante persone in Italia utilizzavano abitualmente Internet nel 2005 e nel 2022 (il primo e l’ultimo anno per cui sono disponibili le informazioni). I dati ISTAT permettono inoltre di capire quali sono i gruppi sociali che utilizzano maggiormente la rete, tra cui gli abitanti del Centro e del Nord del Paese, i più giovani e gli individui più istruiti.

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Il rapporto conclude che è necessario un continuo investimento nell’educazione all’alfabetizzazione digitale. Il rapporto raccomanda che governi, scuole e imprese collaborino per garantire che tutti in Europa abbiano le competenze digitali necessarie per avere successo nel 21° secolo.

 

I risultati del rapporto suggeriscono che c’è ancora del lavoro da fare per garantire che tutti in Europa abbiano le competenze digitali necessarie per avere successo.