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Quanto costa estrarre diamanti e quali Paesi sono i maggiori produttori?

Solo 22 Paesi al mondo si dedicano ai diamanti grezzi. Tra questi c’è la Russia che nel 2022 ne ha estratti più di un terzo della produzione globale (precisamente il 35%). Il valore di una così fruttuosa estrazione equivale al detenere quasi un quinto del valore dei diamanti grezzi del mondo. Questo è quanto ci racconta la Review of World Diamond Production and Trade, che descrive i dati registrati dal Kimberly Process relativamente al 2022. Ma, oltre a questo, cosa ci dice il rapporto?

 

 

Piccolo preambolo storico: i diamanti sono stati scoperti già duemila anni fa in India per poi diffondersi a ovest presso i faraoni egizi e l’Impero Romano. All’inizio del XX secolo, la produzione di diamanti su larga scala prese piede: prima in Sudafrica e, decenni dopo, in altri Paesi africani. L’estrazione dei diamanti in Africa è quindi un fenomeno relativamente recente, risalente a meno di 200 anni fa. Nonostante questo, tra il 1889 e il 1959, l’Africa ha prodotto il 98% dei diamanti del mondo. Non bisogna a riguardo dimenticare che i diamanti estratti in quelle zone, nella seconda metà del XX secolo, sono tristemente ricordati con la definizione di blood diamonds, poiché adoperati per finanziare i conflitti sanguinari e le insurrezioni che si svilupparono in quegli anni in molte zone del continente.

 

 

Tornando ai nostri giorni, la produzione mondiale di diamanti nel 2022 è aumentata dell’1,3%, raggiungendo circa 120,2 milioni di carati, per un valore di 16,3 miliardi di dollari. Inoltre, Il commercio mondiale di diamanti grezzi nel 2022 ha totalizzato 673 milioni di carati (Mct) per un valore pari a 93 miliardi di dollari. Ma in un tale contesto di forte crescita (e ampiamente remunerativo), quali Paesi sono maggiormente impegnati nell’estrazione di diamanti grezzi?

 

 

In termini produttivi, il gradino più alto del podio non può che essere assegnato alla Russia. Con quasi 42 milioni di carati estratti, si distanzia non poco rispetto al Botswana (che ne ha prodotti quasi la metà, 24,8 milioni di carati) e al Canada (che ne ha estratti, invece, 16,2 milioni). Bisogna tuttavia dire che, come per la maggior parte delle altre risorse scarse e preziose (petrolio, oro, uranio), la produzione di diamanti grezzi è distribuita in modo diseguale. Infatti, i primi 10 Paesi produttori di diamanti grezzi per peso rappresentano il 99,2% di tutti i diamanti grezzi estratti nel 2022. Ad ogni modo, una maggiore caratura estratta non equivale necessariamente ad un maggiore valore per il diamante (in fase di vendita). Questo perché altri fattori (come il taglio, il colore e la purezza) influenzano il valore di ogni singolo diamante. È proprio per questo motivo che la classifica per valore della produzione, stillata dal Kimberly Process si differenzia (e di molto) rispetto al ranking per estrazione.

Come si può notare dal grafico, anche se nel 2022 il Botswana ha prodotto solo il 59% dei diamanti russi, il suo valore commerciale è stato di quasi 5 miliardi di dollari (e quindi di circa 1,5 volte superiore a quello della Russia). Un altro esempio è l’Angola, che si colloca al 6° posto per la produzione di diamanti, ma al 3° per il valore dei diamanti. Entrambi i Paesi (così come il Sudafrica, il Canada e la Namibia) producono diamanti grezzi di qualità, a differenza di Paesi come la Russia e la RDC, i cui diamanti sono prodotti principalmente per uso industriale.

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