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Hamas attacca Israele. Chi tiene traccia del conflitto? Il database delle Protezione dei civili dell’Ocha

Per la cronaca di quanto sta accadendo nello stato di Israele e  nei territori occupati seguite le notizie sul Sole 24 Ore.com. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), nei territori palestinesi occupati (OT), come in altre parti del mondo, coordina la risposta alle emergenze per salvare vite umane e proteggere le persone nelle crisi umanitarie. Alle 18:00 ha pubblicato un primo resoconto sul conflitto israelo-palestinese. Fin dalle prime ore del mattino, terroristi, gruppi armati palestinesi a Gaza, hanno lanciato migliaia di razzi verso Israele e hanno attraversato la recinzione perimetrale di Gaza in più punti. Membri di questi gruppi armati sono entrati in città, comunità e strutture militari israeliane vicino alla Striscia di Gaza, uccidendo e catturando forze e civili israeliani. L’esercito israeliano ha dichiarato “uno stato di allerta di guerra” e ha iniziato a colpire obiettivi nella Striscia di Gaza.

I gruppi armati palestinesi dell’organizzazione di Hamas che erano entrati in Israele hanno inizialmente dichiarato di aver catturato circa 52 persone, tra cui membri delle forze israeliane e civili, portandoli a Gaza mentre continuavano i lanci di razzi.

Alle 17:30, Magen David Adom ha riferito che almeno 70 israeliani e forse anche cittadini stranieri erano stati uccisi, compreso un paramedico. Almeno 985 persone erano state ferite, secondo il Ministero della Salute israeliano. Secondo i media, oltre 200 persone sono state uccise e 1.500 ferite in Israele.

Intorno alle 10:45, le forze israeliane hanno iniziato a colpire obiettivi nella Striscia di Gaza. Alle 18:00, il Ministero della Salute (MoH) di Gaza ha riferito che 198 palestinesi erano stati uccisi e 1.610 altri erano stati feriti.

Durante gli attacchi aerei, le forze israeliane hanno colpito l’ospedale indonesiano di Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza settentrionale, con un missile, uccidendo due uomini palestinesi, tra cui un membro del personale dell’ospedale, e ferendo altri cinque. Danneggiata anche la stazione di ossigeno all’interno dell’ospedale. Inoltre, intorno alle 14:00, le forze israeliane avrebbero colpito un’ambulanza davanti all’ospedale Nasser nella città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Diversi paramedici palestinesi sono stati segnalati come feriti.

Intorno alle 11:00, le forze israeliane avrebbero ucciso un giornalista palestinese a est di Al Bureij, nella città di Gaza, mentre stava coprendo gli eventi.

Alle 18:00, almeno 20.000 persone sfollate internamente si rifugiavano in 44 scuole UNRWA, comprese 28 strutture di emergenza designate, in tutte le aree della Striscia di Gaza, tranne Khan Younis.

Anche in Cisgiordania, le autorità israeliane hanno messo in atto molte restrizioni di movimento, compresa la chiusura di diversi checkpoint che conducono a Gerusalemme. Inoltre, hanno chiuso il valico di Allenby Bridge con la Giordania per i viaggiatori palestinesi.

Qui sotto trovate la loro dasboard che tiene traccia dal 2008 delle vittime del conflitto.

 

Si può navigare con mouse, toccare o passare con il puntatore sui grafici per interagire con i dati; puoi applicare filtri per ora, zona, contesto e appartenenza delle vittime.

Le informazioni sull’occupazione e sulle vittime legate al conflitto vengono regolarmente raccolte dal personale sul campo dell’OCHA e inserite nel database della Protezione dei civili dell’OCHA, dopo revisione e verifica. Di norma, affinché un incidente possa essere inserito nel database, deve essere convalidato da almeno due fonti indipendenti e affidabili. Le eccezioni a questa regola includono incidenti che hanno provocato feriti israeliani, dove le informazioni sono generalmente basate su resoconti dei media.

Quali vittime sono incluse?

Sono incluse solo le vittime che sono il risultato di scontri tra palestinesi e israeliani nel contesto dell’occupazione e del conflitto. Non sono inclusi gli incidenti che hanno provocato vittime e che non hanno comportato scontri diretti, come ritardi di accesso, uso sconsiderato di armi, ordigni inesplosi e crollo di tunnel. Sono escluse anche le persone uccise o ferite in incidenti legati al conflitto avvenuti in Israele e che non hanno coinvolto residenti dei territori occupati. https://www.ochaopt.org/data/casualties#