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tecnologia

Le cinque foto più belle del 2022 del James Webb Space Telescope. La meraviglia dello Spazio

Lanciato a Natale di un anno fa  dopo trent’anni di progettazione, il James Webb Space Telescope ci ha mostrato immagini dell’Universo mai viste prima. Come Info Data per tutto il 2022 abbiamo seguito le gesta del telescopio più avanzato mai costruito dall’uomo. Ecco una selezione di immagini che hanno reso secondo noi la meraviglia dell’esplorazione spaziale. Sono cinque e sono poche.

Qui trovate tutta la libreria della Nasa.

 

La nebulosa della Carena.

Alle 16:30 di martedì 12 luglio, durante una trasmissione in diretta, la Nasa ha pubblicato le prime cinque immagini a colori del telescopio spaziale James Webb. L’immagine più popolare è quella in alto.  Si tratta della nebulosa della Carena, una delle più grandi visibili dalla Terra.  Dista circa 7500 anni luce di distanza da noi, all’interno della nebulosa le stelle si formano e muoiono fianco a fianco. E’ una nube di gas interstellare e polvere sottilissimi dinamica e in evoluzione. Appare come una catena montuosa.

 

 

New images of the Phantom Galaxy, M74, showcase the power of space observatories working together in multiple wavelengths. On the left, the NASA/ESA Hubble Space Telescope’s view of the galaxy ranges from the older, redder stars towards the centre, to younger and bluer stars in its spiral arms, to the most active stellar formation in the red bubbles of H II regions. On the right, the NASA/ESA/CSA James Webb Space Telescope’s image is strikingly different, instead highlighting the masses of gas and dust within the galaxy’s arms, and the dense cluster of stars at its core. The combined image in the centre merges these two for a truly unique look at this “grand design” spiral galaxy. Scientists combine data from telescopes operating across the electromagnetic spectrum to truly understand astronomical objects. In this way, data from Hubble and Webb compliment each other to provide a comprehensive view of the spectacular M74 galaxy. Links Image A Image B

La galassia fantasma.

Si trova nella costellazione dei Pesci ed è posizionata quasi di fronte alla Terra, da cui dista circa 32 milioni di anni luce. Il telescopio spaziale ha osservato la galassia a spirale M74, conosciuta anche come galassia fantasma, con il suo strumento Mid-InfraRed (MIRI). M74 è una particolare classe di galassie a spirale nota come spirale a grande disegno. Infatti, i suoi bracci a spirale sono prominenti e ben definiti, a differenza della struttura disordinata e irregolare che si osserva in altre galassie a spirale. La visione di Webb mette in evidenza le masse di gas e polvere all’interno dei bracci della galassia e il denso ammasso di stelle nel suo nucleo.

La nebulosa tarantola.

30 Doradus, conosciuta ai più come nebulosa tarantola  si trova a 161.000 anni luce di distanza da noi, nella Grande Nube di Magellano. E’ la regione di formazione stellare più grande e luminosa del Gruppo Locale, di cui è parte la nostra Via Lattea. Ospita le stelle più calde e massicce conosciute. Grazie alla NirCam per la prima volta è stato possibile osservare cosa accade all’interno delle nubi di polveri e di gas che formano la Nebulosa. La regione assomiglia in tutto e per tutto alla casa di una tarantola.

Giove come non l’avete mai visto. 

E’ il 27 luglio. Grazie ai tre filtri a infrarossi della Near-Infrared abbiamo questa immagine ottenuta dall’appassionatai di astronomia Judy Schmidt che ha messo insieme vari scatti. Si vedono ai poli le aurore che raggiungono alte quote nell’atmosfera del pianeta. È inoltre ben visibile la Grande Macchia Rossa, che appare bianca all’infrarosso perché riflette grandi quantità di luce solare. A maggiore distanza si possono osservare Adrastea e Amalthea, due piccole lune gioviane.

This image is dominated by NGC 7469, a luminous, face-on spiral galaxy approximately 90 000 light-years in diameter that lies roughly 220 million light-years from Earth in the constellation Pegasus. Its companion galaxy IC 5283 is partly visible in the lower left portion of this image. This spiral galaxy has recently been studied as part of the Great Observatories All-sky LIRGs Survey (GOALS) Early Release Science program with the NASA/ESA/CSA James Webb Space Telescope, which aims to study the physics of star formation, black hole growth, and feedback in four nearby, merging luminous infrared galaxies. Other galaxies studied as part of the survey include previous ESA/Webb Pictures of the Month II ZW 096 and IC 1623. NGC 7469 is home to an active galactic nucleus (AGN), which is an extremely bright central region that is dominated by the light emitted by dust and gas as it falls into the galaxy’s central black hole. This galaxy provides astronomers with the unique opportunity to study the relationship between AGNs and starburst activity because this particular object hosts an AGN that is surrounded by a starburst ring at a distance of a mere 1500 light-years. While NGC 7469 is one of the best studied AGNs in the sky, the compact nature of this system and the presence of a great deal of dust have made it difficult for scientists to achieve both the resolution and sensitivity needed to study this relationship in the infrared. Now, with Webb, astronomers can explore the galaxy’s starburst ring, the central AGN, and the gas and dust in between. Using Webb’s MIRI, NIRCam and NIRspec instruments to obtain images and spectra of NGC 7469 in unprecedented detail, the GOALS team has uncovered a number of details about the object. This includes very young star-forming clusters never seen before, as well as pockets of very warm, turbulent molecular gas, and direct evidence for the destruction of small dust grains within a few hundred light-years of the nucleus — proving

 L’ultima immagine del 21 dicembre.

NGC 7469 è una luminosa galassia a spirale di circa 90.000 anni luce di diametro che si trova a circa 220 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione di Pegaso. Ospita un nucleo galattico attivo (AGN), che è una regione centrale estremamente luminosa dominata dalla luce emessa da polvere e gas mentre cade nel buco nero centrale della galassia. E’ l’ultima immagine pubblicata sul sito della Nasa, il 21 dicembre di quest’anno. Offre la possibilità unica di indagare il legame fra buchi neri e formazione stellare al centro delle galassie

Per approfondire. 

La stella 84406 e il primo selfie del telescopio spaziale James Webb

Conto alla rovescia per le prime immagini del telescopio spaziale James Webb. Cosa dobbiamo aspettarci?

Le più dettagliate mappe dell’universo mai viste. Ecco come funziona il telescopio Webb