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finanza

Il climate change dei giganti del web: chi è l'”orso” in cima all’iceberg delle piattaforme digitali?

Nel 2021 il giro d’affari aggregato delle 25 maggiori WebSoft mondiali ha toccato quota 1.584 miliardi di dollari pari al 90% del PIL italiano. Sarà interessante misurare l’anno prossimo il valore delle piattaforme digitale quando avremo più chiaro l’impatto della crisi del Big tech Usa. E infatti secondo l’indagine annuale dell’Area Studi di Mediobanca sulle 25 maggiori WebSoft mondiali (con ricavi superiori a 12 miliardi di euro ciascuna) i primi nove mesi del 2022 mostrano come gli effetti delle tensioni geopolitiche ed economiche internazionali inizino ad avere ripercussioni anche su questi giganti.  Qui sotto per rappresentare questi big Mediobanca ha scelto la metafora dell’iceberg che ci pare particolarmente azzecca visti anche l’aria fredda di recessione che tira.

 

Amazon si conferma prima azienda websoft al mondo per ricavi e forza lavoro e anche in Italia traina il comparto dei giganti del web con un fatturato superiore a 2,8 miliardi di euro e 11.911 addetti su un complessivo del settore di circa 23.000 lavoratori. Ad ogni modo, vediamo di estrapolare tre numeri per riassumere come stanno i Signori del digitale.

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Dominio Cina-Usa. Uncidi hanno sede negli Stati Uniti, 9 in Cina, 2 in Germania, 2 in Giappone e 1 in Corea del Sud. Europa non pervenuta. Quanto al fatturato aggregato dei primi nove mesi 2022, dallo studio di Mediobanca emergono asimmetrie a livello geografico: il Nord America (+13,7%) tiene più di Europa e Asia la cui crescita è limitata a una singola cifra (rispettivamente +8,2% e +6,6%).

150 milioni

Le tasse versate in Italia. Sul fronte fisco, lo studio evidenzia che nel 2021 le filiali dei giganti del websoft hanno versato in Italia tasse per quasi 150 milioni di euro, pari a un tax rate effettivo del 25,1%. Considerando anche l’accantonamento per il pagamento della digital service tax, il tax rate salirebbe al 33,5%

-42%

Il rallentamento nel 2022. Tra gennaio e settembre 2022, come mostra lo studio, i maggiori operatori mondiali del WebSoft crescono solo in termini di fatturato aggregato (+9,5% sui primi nove mesi 2021), mentre risulta in contrazione la redditività operativa e crollano gli utili netti (-42%), con ogni società che ha mediamente prodotto un utile netto giornaliero di 16 milioni di euro rispetto ai 27 milioni del 2021.

+37

Cloud ed e-commerce in crescita.  I comparti con maggiore incidenza sul fatturato sono l’e-commerce (37%), la pubblicità (25%) e il cloud (19%). A livello di singoli gruppi, nei primi nove mesi 2022 si registra l’impennata dei ricavi delle statunitensi Uber (+99,3%), Booking (+63,5%) ed Expedia (+43,2%), seguite a distanza dalla coreana Coupang (+14,4%) e dalla giapponese Rakuten (+13,7%).

-21%

Male Activision Blizzard. Segno negativo e a doppia cifra per Activision Blizzard (-21,8%), Qurate (-14,1%), Vipshop (-13,9%) e Wayfair (-12,8%). Per quanto riguarda la redditività industriale, nei primi nove mesi del 2022, Microsoft guida la classifica per ebit margin (41,2%), davanti ad Adobe (35,1%), Oracle (33,4%) e Nintendo (33,0%).