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Fifa World Cup 2022, chi vincerà i mondiali di calcio (che quest’anno non ci vedono protagonisti)? Parte 2

 

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Parliamo di mondiali di calcio. A link trovate tutto quello che c’è da sapere sulla manifestazione che partirà il 20 novembre. Qui ci occupiamo di come sono i gironi, quali sono le squadre più forti e su chi si scommette. Come anticipato, i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador fanno parte del gruppo A che si completa con Olanda (1694) e Senegal (1584), andando a formare uno dei quartetti più equilibrati in cui, tolti gli “Orange”, ogni singolo fattore, incluso il campo, potrebbe risultare decisivo per la qualificazione.

Passando in rassegna anche gli altri sette gruppi, troviamo diversi spunti interessanti che potrebbero risultare il tema principale prima della fase ad eliminazione diretta:

  • Gruppo B: derby britannico tra Inghilterra e Galles votato alla tradizione che dovrà fare i conti con una nuova frontiera – sempre “anglofona” – che sta provando a far crescere il movimento calcistico, vale a dire gli Stati Uniti
  • Gruppo C: l’Argentina di Leo Messi proverà a vincere lo scontro diretto sudamericano con il Messico in attesa di incrociare i “veri” rivali nel continente, sperando di trovarli sul palcoscenico finale
  • Gruppo D: primo raggruppamento a poter vantare due squadre nella top 10 FIFA, avendo quindi Francia e Danimarca concentrate probabilmente sullo scontro diretto per potersi qualificare come testa di serie in vista della fase successiva
  • Gruppo E: nonostante sia considerata la favorita del gruppo a livello di ranking, la Spagna di certo non avrà esultato scoprendo di avere la Germania (1650) come avversaria dato che, a fronte dell’undicesima posizione dei tedeschi, è la seconda più alta tra le squadra che ai nastri di partenza si presentano come numero due del proprio girone
  • Gruppo F: molti occhi, se non tutti, saranno puntati sul Belgio che proverà a migliorare il piazzamento dell’ultimo mondiale in cui si è classificato terzo, avendo battuto ai quarti il Brasile e cedendo solamente 1-0 contro la Francia in semifinale che poi avrebbe vinto il titolo del 2018
  • Gruppo G: anche in questo caso, fari accesi sul Brasile che è chiamato a ritornare nell’olimpo dei mondiali dopo la debacle del 2014 disputata in casa prolungando un’attesa che dura da venti anni tondi, curiosamente come quelli trascorsi dal 1998 al 2018 prima che la Francia tornasse a laurearsi campione del mondo
  • Gruppo H: Portogallo (1676) e Uruguay (1638) sono la coppia di prima e seconda squadra tra gli otto gruppi con il divario più contenuto in fatto di FIFA points (appena 38), a cui – oltre alla Korea, si aggiunge anche la nazionale con il valore più basso di tutto il mondiale (Ghana, 1393)

 

Ma se i gironi sono solo la prima parte, seppur fondamentale, del mondiale, il vero movimento comincia con la fase ad eliminazione diretta.

Con una formula del genere, per quanto i valori in campo possano comunque essere chiari, resta fermo che sulla partita secca può succedere di tutto, spaziando da un episodio dubbio ad un’occasione clamorosamente sprecata, senza dimenticare gli imprevedibili infortuni che chiaramente ci auguriamo non diventino un fattore determinante per le sorti della competizione e, men che meno, auspichiamo possano accadere.

Ecco quindi che, pur ritrovando una certa sintonia con il ranking FIFA, le quote degli scommettitori possono tenere conto anche di altri elementi, andando a fornire una diversa visione della realtà, non necessariamente legata ai risultati conseguiti negli ultimi anni.

Prendendo come riferimento le quote pubblicate ad inizio novembre da cbssports.com emergono infatti alcuni disallineamenti rispetto alla graduatoria con cui la FIFA ordina le squadre nazionali.

In modo da rendere comprensibile il sistema di scommessa di stampo americano, basti pensare che le quote vengono sempre considerate sulla base di un’ipotetica giocata del valore di 100 dollari, su cui poi andare a fare il calcolo della vincita in funzione del segno riportato nelle quote.

In caso di segno negativo, quando si ha a che fare con risultati altamente predicibili, un valore di -500 indica che per ottenere un profitto di 100 dollari ipotetici, sarebbe necessario giocarne 500; in caso di segno positivo invece, un valore di +500 indica che quella sarebbe la vincita avendo giocato gli ipotetici 100 dollari.

Nelle “odds” per il mondiale alle porte, anche per via di una non semplice predicibilità, i valori delle scommesse sono tutti positivi e vedono una squadra più favorita delle altre, il Brasile, che con un +400 si assesta in cima alla lista, andando di pari passo con il ranking FIFA.

In seconda posizione invece, a differenza di quanto recitino i 1816 punti del Belgio, i bookmaker propongono la Francia (quarta per la FIFA), seguita da Argentina a +650 (bissando il risultato del ranking), Inghilterra a +700 (quinta per la FIFA) e Spagna a +800 (settima per la FIFA).

Il già citato Belgio viene dato solo come settima quota (+1200), finendo dietro alla Germania che pur figurando all’undicesimo posto per il ranking verrebbe ripagata con un tondo +1000.

Mettiamola così: se voleste credere maggiormente ai numeri FIFA e voleste incrociare le quote più succulenti ma ancora plausibili, forse le scommesse più succulente potrebbero essere appunto il Belgio ed anche la Danimarca che pagherebbe un +2800 pur essendo classificata in decima posizione, prima tra le nazioni oltre alle quote +1200.

Se proprio voleste esagerare e vi sentiste fortunati o credeste tantissimo nel fattore campo, potreste fare un pensierino anche al Qatar che “forte” dell’essere nazione ospitante con il vantaggio di giocare in casa pagherebbe la vittoria finale con un principesco +25000.

In caso di vostra vittoria, magari ricordatevi anche della nostra redazione, ma ad ogni modo, buon Mondiale a tutti!