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Fifa World Cup 2022, tutto quello che c’è da sapere sui mondiali di calcio raccontato con i numeri – Prima parte

Domenica 20 novembre alle ore 17 verrà battuto il calcio di inizio dei mondiali di calcio che per la prima volta nella storia non verranno disputati durante l’estate. La rassegna, che si concluderà con la finale programmata per domenica 18 dicembre, sarà ospitata dal Qatar andando così a rendere necessario uno slittamento di diversi mesi rispetto alla tradizione estiva, nonostante sia stato necessario ribaltare completamente i calendari di tutti i singoli campionati nazionali, comprese le manifestazioni intercontinentali per club.
D’atro canto, una volta che il paese qatariota ha ottenuto l’assegnazione del mondiale (nel 2010 quando a capo della Fifa c’era ancora Blatter) avendo la meglio sugli Stati Uniti (ai quali però è stata assegnata la prossima edizione in comproprietà con Messico e Canda), è stato evidente che le condizioni climatiche non avrebbero reso possibile disputare alcuna gara all’aperto per via degli oltre 40 gradi che si registrano mediamente nei mesi centrali dell’anno.
Ecco quindi che, con un “delay” di circa cinque mesi rispetto alla tradizione, la ventiduesima edizione del campionato del mondo di calcio è quasi pronta a partire, cominciando – come di consueto – con una gara che vedrà coinvolto il paese ospitante, in questo caso opposto all’Ecuador, come rappresentante del gruppo A.
Per l’occasione, la prima sfida si terrà nello stadio Al Bayt, situato nella città di Al Khor (che dista 46 km dalla capitale Doha), la cui struttura in grado di contenere sessantamila spettatori ricorda la tipica forma delle tende beduine come voluto dall’architetto tedesco Albert Speer che lo ha progettato.
Chiaramente, dalla redazione di Infodata, pur restando relegati al ruolo di meri spettatori senza neanche poter fare il tifo per l’Italia (…), non potevamo esimerci dal realizzare un contributo basato sui numeri come proposto nel 2018 per i mondiali russi.
Nella visualizzazione che segue sono riportati i valori dei FIFA points che costituiscono la base su cui è calcolato il relativo ranking mondiale (visualizzabile al passaggio del mouse per chi consulta da desktop oppure al click per visualizzazione da dispositivo mobile). In aggiunta, per le squadre partecipanti – che sono ripartite negli otto gruppi di qualificazione – è anche presentata la probabilità di vittoria finale espressa secondo le quotazioni che i bookmaker (articolo di cbssports.com) hanno attribuito ad inizio novembre.

 

 

Prima di entrare nel merito numerico, ricordiamo che il calcolo del punteggio ai fini del ranking prevede l’assegnazione di punti a seguito di ogni incontro disputato e, basandosi su quattro anni di dati, l’importanza dei risultati è normalizzata mantenendo inalterato il valore dell’anno corrente, mentre gli altri tre vengono pesati in maniera decrescente al 50% nell’anno precedente, 30% nel secondo anno a ritroso, e 20% nel quarto anno esaminato.
Stando alla graduatoria che si basa su questo sistema di valutazione, il Brasile svetta sulle altre nazioni con 1841 punti, lasciandosi alle spalle Belgio (1816), Argentina (1773), Francia (1759) ed Inghilterra (1728) che completano la top 5 mondiale.
Se vi steste chiedendo quale squadra possa occupare la sesta posizione, beh probabilmente fareste meglio a cambiare domanda per due motivi: primo, non trovereste la risposta neanche mettendovi ad ordinare tutti i valori che vedete nel grafico e secondo, si tratta dell’Italia (1726).
Eh già; come ben saprete, per la seconda edizione consecutiva, la nostra nazionale, pur “fresca” della vittoria nell’Europeo disputato solo lo scorso anno (a causa dello slittamento dovuto al Covid), non potrà partecipare a causa della sconfitta subita contro la Macedonia, maturata al 92’ lo scorso 24 marzo allo stadio Barbera di Palermo.
Ad ogni modo, come magra consolazione, nella lista delle escluse di lusso si sono anche altre squadre di un certo rilievo come Turchia e Svezia in Europa, Algeria ed Egitto per l’Africa ed infine Cile e Colombia per l’America del Sud.
Di sicuro, nessuna di queste ha vinto quattro edizioni della manifestazione però…