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economia

Cosa ci dice il consumo quotidiano di frutta e verdura?

Esiste una correlazione tra l’età e il consumo di frutta e verdura. In altre parole, più si invecchia e più si mangia sano. I dati arrivano da Eurostat, che li pubblica in quel periodo dell’anno in cui molti sono alle prese con il buon proposito di dare una regolata al proprio regime alimentare. Numeri che certamente non contribuiranno ad alzare il morale di queste persone.

Scherzi a parte, l’Istituto europeo di statistica ha raccolto informazioni rispetto alle abitudini di consumo quotidiane di frutta e verdura da parte dei cittadini europei, suddividendoli in tre categorie sulla base del numero di porzioni consumate quotidianamente. La legenda nella parte bassa del grafico mostra i colori assegnati ad ogni categoria.

Dati che permettono di condurre oltre che su base nazionale anche rispetto alla fascia di età e al livello di educazione delle persone. Il risultato, almeno in Italia, è che quest’ultimo non incide sul regime alimentare delle persone. Non si notano, infatti, grandi differenze tra chi si è fermato alla quinta elementare e chi invece ha conseguito un dottorato.

La differenza la fa invece l’età. Più si invecchia, più la quota di chi non consuma nemmeno una porzione di frutta e verdura al giorno si assottiglia, a tutto vantaggio della fascia di chi invece ne mette in tavola tra 1 e 4. Cresce anche la percentuale di chi supera le 5 porzioni giornaliere. Ovviamente, i dati non forniscono spiegazioni rispetto alle motivazioni che spingono, con l’avanzare degli anni, ad una dieta più ricca di frutta e verdura.