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A proposito di Wordle: ecco perché iniziare con il “metodo” AROSE

Chi conosce Wordle alzi la mano! E siete tantissimi con le mani in alto perché ultimamente è il gioco sulla conoscenza dei vocaboli della lingua inglese che sta spopolando, su Twitter e non solo.

Spieghiamo invece subito a chi non l’avesse mai sentito nominare che è un semplicissimo passatempo online, trovabile a questo link. Si tratta di indovinare una parola inglese esistente di cinque lettere, provando a scriverne una. Se una lettera è presente ed al posto giusto della combinazione, si colorerà di verde. Se è presente, ma nel posto sbagliato, di giallo. Se invece quella lettera non esiste, di grigio scuro.

Una sorta di “Mastermind” (il gioco della Hasbro che ha accompagnato, ed ancora accompagna, generazioni di appassionati), ma con le lettere a posto dei pioli colorati. Qui occorre avere un’attenzione ulteriore: non si gioca con il British English. Qualche giorno fa, ad esempio, molti si sono lamentati (scherzosamente) del fatto che la parola da indovinare fosse FAVOR (favore) e non FAVOUR. E poiché il termine celato deve esistere, non tutte le combinazioni di lettere sono ammesse; si scende da quasi 12 milioni a qualche migliaio, che comunque non sono poche.

Ogni giorno c’è una proposta differente e ogni giorno si hanno solo sei tentativi. Pochi o tanti? In genere sono sufficienti se conoscete l’inglese bene o se (come chi scrive) vi affidate all’intuito e al suono plausibile dei termini britannici o statunitensi. Va però detto che per fare colpo su amici ed amiche conta anche indovinare la parola nel minor numero di prove e quindi un approccio quantitativo potrebbe aiutare.

Per analizzare il fenomeno dal punto di vista numerico siamo partiti da un lessico di 4.710 parole di cinque lettere. Probabilmente ve ne saranno alcune che non abbiamo trovato, ma ci sembrava un numero sufficiente per l’analisi. In pratica, dando per buono questo insieme di lemmi, avete lo 0,02% di possibilità di indovinare al primo colpo. Non molte, quindi.

Ebbene, le nostre parole hanno dato vita ad un elenco di 23.550 lettere: tra queste, più del 10% sono delle E, che risulta quella più utilizzata nei termini che ne contengono cinque.

A seguire si trova la S, poi la A, la R e infine la O.

A questo punto abbiamo cercato nel nostro elenco se vi fosse una parola che le conteneva tutte, e la sola è AROSE, cioè la forma passata del verbo To Arise (Sorgere, Emergere). Ecco, se dovessimo consigliarvi da quale parola iniziare, AROSE è quella che statisticamente vi permetterebbe di azzeccare il maggior numero di lettere al primo tentativo. E se non ne trovaste nessuna? Ancora meglio, perché vi rimarrebbero soltanto altre 266 parole tra cui scegliere.

Posto che non siamo sicuri che sia il metodo migliore in assoluto, la scienza aiuta in ogni caso fino a un certo punto. Come in tutti i rompicapo conta anche un po’ di fortuna e alla fine divertirsi con le parole che più vi piacciono. La mia, ad esempio, è EERIE (Inquietante, Misterioso, Pauroso): utilizzare ben tre E al primo tentativo probabilmente non è una buona strategia, ma non mi interessa più di tanto. In fondo, sempre di un gioco si tratta.