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economia

Più della metà degli italiani hanno litigato sui vaccini. Alle donne è capitato più spesso

I vaccini sono un tema così divisivo per gli italiani? Sì, lo sono. Almeno a guardare i dati. In esclusiva per Info Data, Toluna ha realizzato un sondaggio (di cui potete leggere la prima parte in questo articolo) sui rapporti personali e la pandemia. E ovviamente abbiamo domandato anche della campagna vaccinale contro il Sars-CoV-2.

Pur senza chiedere se fossero favorevoli o contrari, abbiamo indagato se una differenza di posizione sul tema abbia influito in qualche modo sui rapporti personali con altre persone.

Ebbene, più della metà degli italiani ha litigato o avuto almeno una discussione accesa sul tema. E in questo alle donne è capitato più che agli uomini, con una differenza di ben quasi sette punti percentuali. E ai più giovani è capitato ancora più spesso: oltre sei italiani su dieci dai 18 ai 34 anni si è trovato in questa situazione.

La categoria di persone con le quali si è avuto questo scontro sono conoscenti, amici e parenti, con valori attorno al 40% del totale di chi ha affermato di aver avuto una discussione. Più raramente i litigi sono avvenuti con amici intimi, colleghi o estranei e, in misura ancora più ridotta (il 15% del totale) con conoscenti legati a social network.

Abbiamo quindi chiesto al nostro campione rappresentativo della popolazione italiana adulta quale fosse l’interesse per le posizioni di amici intimi sui vaccini. Solo il 18% ha dichiarato che non è interessato alle posizioni altrui, e altrettanti che non hanno amici intimi che la pensino diversamente da loro. Dei restanti, se il 70 % ha dichiarato che una divergenza su questo tema non ha influito sui rapporti, ben il 30% ha invece detto che eventuali contrasti hanno influito sui rapporti personali oppure addirittura si è arrivati ad evitare un contatto.

In particolare, quest’ultima posizione così netta riguarda soprattutto le donne: ha risposto in questo modo una su dieci del totale, e stiamo considerando le relazioni con persone che si sentivano o si vedevano con frequenza almeno mensile. Ugualmente, i giovani hanno risposto in modo più netto: ben quasi tre su dieci hanno detto che la divergenza di opinioni sui vaccini è stato un argomento tale da influire nei rapporti o smettere di vedere amici intimi.

Non stupisce che il fenomeno sia addirittura amplificato quando invece si passa ai conoscenti: amici meno stretti, amici di amici, colleghi. In questo caso cresce ovviamente la percentuale di coloro che dicono di non essere interessati alle posizioni altrui: sono il 22% del totale. Ma allargando la cerchia diminuiscono anche le “bolle” sociali delle amicizie intime: solo il 7% ha detto che non conosce nessuno che non la pensi come lui o lei. Ma, quando il disaccordo nasce, questo influisce maggiormente sulle relazioni personali: oltre quattro italiani su dieci hanno dichiarato che ha influito o addirittura (per il 12% degli uomini, ma ben il 19% delle donne) si è cercato di non avere contatti con queste persone.

Toluna è la principale piattaforma di consumer insights sul mercato con un panel formato da una community di 36 milioni di individui nel mondo e 652mila in Italia. I dati presentati sono stati ottenuti grazie a un sondaggio di opinioni tramite interviste online (CAWI), realizzato da Toluna con la piattaforma proprietaria Toluna Start. Il sondaggio è stato effettuato in data 5 ottobre su un panel di oltre 1000 individui, rappresentativi della popolazione online italiana con almeno 18 anni.