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cronaca

Amicizie, relazioni, social network: ecco tutto quello che ci ha tolto (e quello che ci ha dato) il Covid

Legami stabili che si sono persi, ma anche nuove amicizie online trovate. La pandemia ha cambiato profondamente le nostre relazioni con gli altri, anche quelle più intime. È quanto emerge dalla ricerca che Toluna, principale piattaforma di consumer insights sul mercato con un panel formato da una community di 36 milioni di individui nel mondo e 652mila in Italia, ha svolto a inizio ottobre in esclusiva per Info Data – Il Sole 24 ORE.

Ben due intervistati su tre hanno dichiarato che la frequenza delle interazioni fisiche è diminuita con il Covid-19. Il confronto è tra oggi, con una situazione che si sta pian piano normalizzando, e il febbraio del 2020, alla vigilia della prima ondata della pandemia che ha stravolto le nostre abitudini negli ultimi 19 mesi.

Il dato probabilmente non sorprende in via generale, ma analizzando il dettaglio scopriamo che le donne hanno subito più degli uomini questa riduzione, superandoli nella risposta di ben sette punti percentuali. Questo valore potrebbe forse spiegarsi con la struttura occupazionale femminile e con un’ampia fetta di donne – diversamente dai maschi – impegnate nel lavoro domestico e nella cura familiare.

E non solo la frequenza, anche la qualità delle relazioni fisiche ne ha risentito: il 40% delle donne e il 32% degli uomini ha dichiarato che è peggiorata, sempre nello stesso periodo di riferimento. La pandemia sembra dunque aver colpito in modo grave amicizie e relazioni vis-à-vis, nonostante oggi i lockdown potrebbero sembrare un ricordo e la campagna vaccinale ci permette di avvicinarci alla normalità. Le differenze rispetto al passato si sentono ancora pesantemente, e queste hanno danneggiato più le donne che gli uomini, almeno per quanto riguarda i rapporti personali fisici e gli incontri con amici e conoscenti.

Di conseguenza le donne hanno cercato di rifugiarsi nella dimensione immateriale più dei maschi. Alla domanda che chiedeva della differenza rispetto al periodo pre-Covid nella frequenza delle relazioni online, sei su dieci dichiarano che è cresciuta, contro il 54% degli uomini. E forse contrariamente alla vulgata corrente che vede il digitale come luogo dove vengono scaricate le frustrazioni di ciascuno, la qualità è complessivamente invece aumentata per il 34% del campione, contro solo il 9% che la vede diminuita. Quest’ultima quota scende ulteriormente quando ci si limita ai social network, i quali sono stati importanti per mantenere i contatti con gli amici per il 59% degli italiani.

Gli scontri verbali online, dunque, non sembrano essere un problema: solo poco più di uno su tre dichiara di aver litigato, su un social o in una chat di gruppo, in quest’ultimo anno e mezzo (ma si arriva il 40% degli uomini). Tuttavia, solo il 13% del totale afferma che non gli era mai capitato prima. Non è dunque un’esperienza diretta, quanto forse più mediata dal racconto che ne viene fatto, generando un’impressione abbastanza comune. Per sei italiani su dieci, infatti, le persone sui social sono più aggressive oggi rispetto al prima della pandemia.

Guardando al numero di amicizie, questo è rimasto sostanzialmente stabile. Il 20% dei cittadini ha dichiarato che per loro sono complessivamente aumentate, mentre il 15% che sono diminuite. Tuttavia, per le sole amicizie intime, definite come quelle che si frequentano almeno una volta al mese, la situazione è ribaltata. Solo l’11% afferma che sono aumentate, contro il 16% che dice che sono diminuite. Dato che viene confermato dal fatto che più della metà degli intervistati si è detta d’accordo sul fatto che il Covid ha fatto scoprire le vere amicizie: e anche qui le donne superano gli uomini di quasi dieci punti percentuali.