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cronaca

Come si misura l’impatto dei vaccini sul Covid?

Istat ha pubblicato il sesto Rapporto prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss)Viene preso in esame il primo quadrimestre 2021 che come ricorda l’istat si caratterizza anche per la progressiva diffusione della vaccinazione Covid-19. La sintesi dei numeri del quinto rapporto sull’impatto del Covid sulla mortalità lo trovate qui. Nell’anno della pandemia ci sono stati 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019.

38.178.684

Alla data del 7 giugno 2021 in Italia sono state somministrate 38.178.684 dosi di vaccino anti Covid19 per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, con un totale di 13.028.350 persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino (24,01 % della popolazione over 12).

82,3%

Gli over 80 vaccinati. L’82,2% della popolazione over 80 risulta aver completato la vaccinazione.

-95%

Il rischio di morte a 7 settimane dalla prima dose di vaccino. Il secondo rapporto dell’ISS sull’impatto della vaccinazione Covid-19 nella popolazione italiana ha evidenziato una riduzione progressiva del rischio di infezione da SARS-CoV-2, di ricovero e di decesso. Per quest’ultimo è stata osservata una riduzione del rischio di circa il 95% a partire dalla settima settimana dopo la somministrazione della prima dose di vaccino.

Per spiegare come si misura l’efficacia delle vaccina sull’epidemia, Istat ha effettuata una prima valutazione dell’impatto delle vaccinazioni Covid-19 sulle infezioni da SARS-CoV-2 nonché sui successivi ricoveri e decessi, utilizzando due fonti di dati (periodo di riferimento 27.12.2020 – 30.05.2021): l’anagrafe nazionale vaccini e la sorveglianza integrata Covid19 dell’ISS.

L’analisi congiunta dei due database ha permesso, quindi, una verifica dell’“efficacia di popolazione”, cioè dell’efficacia dei vaccini nella pratica clinica. I vaccini somministrati fino al momento della valutazione erano quattro: 1) Pfizer-BioNtech (prima somministrazione: 27/12/2020), 2) Moderna (prima somministrazione: 14/01/2021), 3) AstraZeneca (prima somministrazione: 01/02/2021) e 4) Johnson&Johnson (prima somministrazione: 22/04/2021). Si è osservata, scrive Istat, una buona aderenza della popolazione al piano vaccinale: il 95% dei vaccinati ha seguito la schedula vaccinale per la seconda dose, e a partire dal 15-mo giorno di somministrazione della prima dose, è stata osservata una riduzione progressiva del rischio di infezioni da SARS-CoV2, di ricovero e di decesso. Dopo sette settimane si è stimata una riduzione di circa l’80% per rischio di infezione, il 90% per il rischio di ricovero e il 95% per il rischio di decesso.

In particolare, per la valutazione dell’impatto dei vaccini sulla mortalità, sono stati selezionati i 7.351.046 di individui vaccinati entro il 4 aprile 2021 e per i quali non era stata effettuata una diagnosi precedente di SARS-CoV-2. Sui pazienti selezionati è stata calcolata l’incidenza dei decessi entro 30 giorni dalla diagnosi di Covid-19 a intervalli settimanali dalla somministrazione della prima dose