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Banche, cosa è il least cost test e perché potrebbe essere un criterio per affrontare la crisi in Europa

 La nuova parola chiave per la gestione delle crisi bancarie in Europa potrebbe diventare least cost test. E se entrerà nel vocabolario europeo, e soprattutto nella cassetta degli attrezzi delle autorità di vigilanza e risoluzione, potrebbe addirittura diventare più popolare del famigerato e quasi mai applicato bail-in.

Il least cost test è il criterio in base al quale la statunitense Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) sceglie la strada meno costosa, per chiudere una crisi, tra la liquidazione o il trasferimento degli attivi e dei passivi a un’altra banca disposta a intervenire. Un meccanismo molto pragmatico, intestato a un singolo soggetto istituzionale in un contesto federale frammentato, e che si è rivelato molto efficace per la gestione di diverse ondate di dissesti, da quelli innescati dalla crisi dei Saving&Loans degli anni ’80 fino alla pesante eredità dei mutui sub-prime e della Crisi Finanziaria Globale. Articolo integrale su 24+ edizione premium del Sole 24 Ore.

Il titolo dello studioQuestioni di Economia e Finanza – OP n. 594/febbraio 2021 – “The EU bank insolvency framework: could less be more?”

 

Gli autori: Giovanni Majnoni, Gabriele Bernardini, Andreas Del Santo e Maurizio Trapanese.

Data Analysis ospita interventi di  ricercatori e docenti universitari e analisi di data journalist ed esperti su working paper, articoli scientifici e studi che parlano in modo più o meno diretto alla società e alle politiche data-driven.