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economia

Quanto è diminuita l’aspettativa di vita dopo le morti da Covid-19? Il confronto internazionale

In un articolo precedente abbiamo cercato di capire quali sono stati gli effetti dell’epidemia di Covid-19 sulla speranza di vita degli italiani. Cosa accade nelle altre nazioni?  Per fare il paragone possiamo ricorrere nuovamente alle proiezioni del demografo  Stefano Mazzuco, che ha provato a stimare quale sarà nel 2020 la speranza di vita alla nascita degli uomini (in quanto gruppo più colpito dagli effetti peggiori del virus) in paesi diversi.

Nel caso dell’Italia una puntualizzazione è fondamentale. Il nostro è uno fra i pochi paesi in cui i dati di mortalità necessari per fare questi calcoli – ossia quelli della mortalità in eccesso rispetto agli anni precedenti – non sono stati ancora aggiornati. Mancano i dati dei  decessi della seconda ondata, mentre quasi tutte le altre nazioni (incluse diverse ben più povere) in qualche misura hanno già pubblicato questi dati.

I confronti internazionali quindi mostrano al momento una situazione più rosea per l’Italia di quanto non sia in realtà, giacché alle decine di migliaia di morti della prima ondata andrà aggiunto un numero (probabilmente vicino) di nuovi decessi causati dalla seconda. Detto questo, anche soltanto contando le morti avvenute in primavera secondo le stime di Mazzuco l’Italia è la quinta nazione con il maggior calo nella speranza di vita maschile nel 2020, preceduta nell’ordine da Spagna, Cile, Stati Uniti e parte del Regno Unito.

In ognuna di queste, però, i dati di mortalità sono stati già aggiornati a includere parte dei decessi della seconda (o terza per gli Stati Uniti) ondata, il che significa che quando essi saranno disponibili anche per l’Italia il suo risultato peggiorerà ancora, e non di poco.

Facendo un confronto sugli anni che una persona poteva aspettarsi di vivere, prima e dopo l’epidemia, il contrasto non potrebbe essere più evidente. Nel 2019 secondo dati dello Human Mortality Database rielaborati da Mazzuco la speranza di vita alla nascita per gli uomini italiani era di 81,8 anni, calata di 1,1 anni nella stima del 2020 fino ad arrivare a 80,7.

Nella Spagna il calo è stato di 1,4 anni, con dati di mortalità aggiornati fino all’8 novembre contro quelli italiani che si fermano a fine agosto. In Francia la speranza di vita è calata di 0,3 anni, con numeri però un po’ meno aggiornati e che si fermano alla terza settimana di ottobre quando la parte più grave dei nuovi contagi doveva ancora arrivare. In Germania essa è rimasta stabile, per il momento: e d’altra parte questa nazione è stata fra le migliori in Europa nel contenere l’epidemia.

Allargandoci ad altre nazioni, anche negli Stati Uniti il risultato è stato molto negativo. Gli americani partivano già da una speranza di vita fra le più basse nelle nazioni avanzate, e in base alle prime stime per il 2020 dovrebbe esserci come minimo un calo medio di 1,2 anni. In questo paese i dati disponibili sulla mortalità in eccesso arrivano fino al 7 novembre ma da allora l’epidemia – e con essa prima il numero di ricoveri e poi di morti – si è diffusa moltissimo. Da quella data fino all’ultimo giorno disponibile, ci dicono le statistiche del Covid Tracking Project, le morti confermate per Covid-19 sono passate da un po’ più di 900 al giorno a oltre 1.500. E questi sono soltanto i decessi che è stato possibile collegare direttamente alla malattia perché si tratta di persone sottoposte a un test. I numeri reali, come è regolarmente avvenuto in tutto il mondo dall’inizio dell’epidemia, sono certamente più alti perché molti muoiono senza che sia stato possibile far loro un tampone.

Fra le nazioni scandinave, in nessuna per il momento sembra esserci stato un calo nella speranza di vita, con al più il caso della Finlandia dove è rimasta praticamente stabile invece di aumentare come è successo altrove. L’unica eccezione è la Svezia, dove invece con dati che arrivano fino alla prima settimana di novembre troviamo una diminuzione di 0,5 anni. Da allora nel paese l’estensione del contagio è aumentata ancora, il che suggerisce che anche in questo caso il calo della speranza di vita non potrà che peggiorare.