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cronaca

Università, tirocinio all’estero e retribuzioni: studiare conviene, sempre

 

 

“L’età media alla laurea per il complesso dei laureati del 2019”, si legge ancora, “è pari a 25,8anni: 24,6 anni per i laureati di primo livello, 27,1 per i magistrali a ciclo unico e 27,3 anni per i laureati magistrali biennali. Un dato che tiene conto anche del ritardo nell’iscrizione al percorso universitario(si tratta del ritardo rispetto alle età “canoniche” dei 19 anni, per la laurea di primo livello e per quella a ciclo unico, e di 22 anni, per la magistrale biennale), che tra i laureati del 2019 in media è pari a 1,4 anni”. Negli anni la regolarità degli studi è migliorata in maniera significativa, e se nel 2009 si laureava in tempo poco meno del 40% di studenti e studentesse, dieci anni dopo quel valore è arrivato al 56%. Anche qui però ci sono forti differenze regionali, e “a parità di condizioni, rispetto a chi si laurea al nord, chi ottiene il titolo al centro impiega il12,5% in più e chi si laurea al sud o nelle isole il 19,8% in più”.

Un altro tassello importante riguarda la possibilità di fare tirocini o esperienze di studio all’estero, che secondo le analisi di Alma Laurea aumentano in maniera significativa la possibilità di trovare lavoro.

Nel 2019 il tasso di occupazione (che include anche quanti risultano impegnati in attività di formazione retribuita) è pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 74,1% tra i laureati di primo livello e al 71,7% tra i laureati di secondo livello del 2018. Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un tendenziale miglioramento del tasso di occupazione che,rispetto al 2014 (anno che ha rappresentato il punto di svolta),risulta aumentato di 8,4 punti percentuali per i laureati di primo livello e di 6,5 punti per i laureati di secondo livello. Si tratta di segnali positivi che, tuttavia,non sono ancora in grado di colmare la significativa contrazione del tasso di occupazione osservabile tra il 2008 e il 2014 (-16,3punti percentuali per i primi; -15,1 punti per i secondi)”.

Quanto alle retribuzioni, “a un anno dal titolo è nel 2019, in media, pari a 1.210 euro per i laureati di primo livello e a 1.285 euro per i laureati di secondo livello. Rispetto all’indagine del 2014 le retribuzioni reali (ovvero che tengono conto del mutato potere d’acquisto) a un anno dal conseguimento del titolo figurano in aumento: +16,7% per i laureati di primo livello, +18,4% per quelli di secondo livello. L’aumento rilevato, tuttavia, non è ancora in grado di colmare la significativa perdita retributiva registrata nel periodo più difficile della crisi economica che ha colpito i neolaureati, ovvero tra il 2008 e il 2014 (-28,7% per il primo livello, -21,2% per il secondo livello)”.

Le altre puntate.

Prima puntata: Perché le lauree scientifiche convengono? Alcuni numeri scelti bene (prima puntata)

Seconda puntata: Filosofia e ingegneria informatica: cosa hanno in comune? Confronta lauree, stipendio e lavoro

Terza puntata: il 13% degli studenti si laurea lontano da casa. Ecco dove vanno e perché