Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
cronaca

Cyberbullismo, violenza e reati sessuali su (e fra) minorenni.

Nel 2018 le denunce di atti persecutori su minorenni sono state 566 (dieci anni prima erano la metà, 274), di cui 182 su bambini con meno di 13 anni. I reati a sfondo sessuale contro i minorenni denunciati sono stati 1.418.  I reati che registrano un maggior numero di denunce sono gli atti sessuali con minorenne (31,5%), la violenza sessuale in danno a minori di 14 anni (28%), la pornografia minorile (17,4%), la corruzione di minorenne (10,2%), mentre quote più contenute riguardano la detenzione di materiale pedopornografico (7,3%) e lo sfruttamento e favoreggiamento prostituzione minorile (5,6%).

Anche fra i minorenni sono prevalentemente le ragazze a subire violenza. Fra i reati a sfondo sessuale denunciati nel 2018, l’incidenza delle ragazze è tre volte superiore a quella dei ragazzi (319 maschi contro circa 1.099 ragazze). La detenzione di materiale pedopornografico in 8 casi su 10 riguarda ragazze.

Lo racconta un rapporto di Istat diffuso i giorni scorsi dal titolo Indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.

Nove autori di violenza su minori su 10 sono uomini

Nel 93% dei casi si tratta di uomini (circa 2.291 persone), mentre nel 7% dei casi (175 persone) a perpetrare la violenza sono donne, e queste ultime sono presenti in particolare nei casi di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile. Il 21,5% dei casi di prostituzione minorile coinvolge donne, un dato in aumento, dato che le donne erano il 9,6% dei responsabili di prostituzione minorile nel 2014. “Questo aumento tra il 2015 e il 2018  –  si legge nella nota – potrebbe anche essere legato al fenomeno della tratta di esseri umani in cui il coinvolgimento delle donne è significativamente maggiore”.

Nel complesso nel 2018 si sono contate 69 violenze sessuali contro ragazzi e 328 contro ragazze. Gli autori sono stati in 633 casi maschi e in 18 casi femmine. Per quanto riguarda gli atti sessuali con minorenni, 597 autori sono maschi e 33 femmine, mentre le vittime sono state in 102 casi ragazzi e in 344 casi ragazze. La detenzione di materiale pedopornografico ha riguardato 330 maschi e 22 femmine per 21 vittime denuncianti fra i ragazzi e 83 fra le ragazze.

I minorenni sono autori di reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico in misura maggiore rispetto agli altri reati a sfondo sessuale. In particolare, il reato di pornografia nel 2018 è commesso nel 20,1% dei casi da autori con meno di 18 anni e la detenzione di materiale pedopornografico è a carico di autori minorenni per il 9,6% delle denunce.

Lo stalking su minori (e da parte di minori)

Dall’adolescenza in poi il gap di genere riguarda anche lo stalking: se fra i bambini con meno di 13 anni si riscontra un’incidenza simile fra maschi e femmine, già a partire dai 14 anni il numero delle vittime di stalking donne è tre volte quello dei maschi (274 ragazze e 110 ragazzi di 14-17 anni), e addirittura sei volte maggiore nelle classi di età 18-24 (1102 ragazze e 175 ragazzi). L’aumento delle denunce di atti persecutori tra il 2010 e il 2017, ha riguardato in maniera preponderante i maschi, che sono passati dalle 36 vittime dell’anno 2010 ai 90 del 2018, arrivando a livelli simili a quelli delle femmine (da 55 a 92 nello stesso periodo).

Complessivamente, fra gli autori di stalking minorenni denunciati nel 2018, 313 sono maschi e 58 sono ragazze. Le vittime invece sono state 200 maschi e 366 femmine.

Abbiamo bisogno di più dati sul bullismo

I dati Istat più recenti in merito purtroppo arrivano al 2015. In ogni caso emergeva che più del 50% degli intervistati fra gli 11 e i 17 anni (oltre il 55% delle ragazze) riferiva di essere rimasti vittima, nei 12 mesi precedenti l’intervista, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento. Uno su cinque di questi ragazzi dichiarava addirittura di aver subiito azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. Il 9,9% delle ragazze subisce atti di bullismo una o più volte a settimana, rispetto all’8,5% dei maschi.

A questo si aggiunge il cyberbullismo, che rappresenta  un rischio maggiore nelle fasce d’età più giovani, in particolare fra i pre-adolescenti. Circa il 7% dei bambini tra 11 e 13 anni è risultato vittima di prepotenze tramite cellulare o Internet una o più volte al mese, contro il 5,2% tra i ragazzi dai 14 ai 17 anni.