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economia

Disoccupazione giovanile, un fenomeno che divide l’Europa

 

 

Si va dall’Oberbayern, l’Alta Baviera tedesca, dove è appena al 4%, fino alla Macedonia occidentale, in territorio greco, dove arriva al 62%. La disoccupazione giovanile è un fenomeno che divide profondamente l’Europa.

Il dato è aggiornato al 2018, riguarda la popolazione tra i 15 ed i 24 anni, ed è stato raccolto da Eurostat. E, come detto, mostra profonde differenze all’interno del continente. Anche se per molte regioni mancano i dati, la Germania, così come il Regno Unito, è un Paese in cui la disoccupazione giovanile è generalmente al di sotto della media europea del 15,2%. Discorso analogo per Irlanda, Benelux e Danimarca, ma anche per Polonia, Estonia e Lettonia.

Va peggio in Scandinavia, nell’Europa dell’est e in Francia, anche se la situazione più grave si verifica nei Paesi Pigs. Ovvero Portogallo, Italia, Grecia e Spagna. Se con il filtro si seleziona l’Italia si vede che, con la sola eccezione delle province autonome di Trento e di Bolzano (mancano i dati della Valle d’Aosta), la disoccupazione giovanile nelle regioni italiane è al di sopra della media europea. E peggiora più ci si sposta verso sud, fino a toccare il 53,6% in Campania ed in Sicilia, regioni lontane non solo geograficamente dall’Alta Baviera tedesca.