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cronaca

2068: scopri le temperature delle città italiane


Un 30 enne di oggi nato e cresciuto a Milano, a 80 anni avrà visto passare il numero di giorni dove la temperatura supera i 32 gradi centigradi da una settimana a un mese e mezzo l’anno. Nel 2068 Milano supererà quota 32 gradi per 45 giorni, oggi per 22 giorni, mentre nel 1988 era un evento decisamente raro: 8 giorni l’anno.
A Roma sarà leggermente più caldo, con quasi due mesi dove si supereranno i 32 gradi nel 2068, il doppio rispetto a oggi e oltre quattro volte quello che accadeva nel 1988. A Caserta, la città più calda d’Italia, trent’anni fa si superavano i 32 gradi 44 giorni l’anno, oggi 68 e fra 50 anni 86.

Questo è quello che ci racconta un’analisi a livello mondiale condotta per il The New York Times  dal Climate Impact Lab, un gruppo di scienziati del clima, economisti e analisti di dati del Rhodium Group, dell’Università di Chicago, della Rutgers University e dell’Università di Berkeley, in California. Le proiezioni sono basate sulle promesse di riduzione delle emissioni di gas serra sottoscritte con l’accordo di Parigi, anche se la maggior parte dei paesi non sembra al momento in grado di soddisfare tali impegni. In ogni caso, le mappe mostrano chiaramente che anche se le cose dovessero andare come promesso, il futuro sarà comunque più caldo del presente, anche se si tratterà comunque di un aumento più contenuto rispetto agli ultimi 30 anni.
Fra le altre cose il problema delle “ondate di calore” sarà dunque una questione tutt’altro che secondaria fra 50 anni per il 30 enne di oggi.

Infodata ha estrapolato i dati riguardanti i capoluoghi di provincia italiani. La scelta del 1988 come data di partenza e quindi del 1968 come data finale delle proiezioni è dovuta unicamente al narcisismo dell’autrice, nata appunto in quell’anno, ma va precisato che il tool del NYT permette di scegliere qualsiasi anno di partenza e in base a quello stima l’andamento della temperatura dopo 80 anni.

Fra 50 anni in 7 capoluoghi di provincia italiani si sfioreranno i 3 mesi di temperature al di sopra di 32 gradi centigradi: Caserta, Parma, Foggia, Frosinone, Modena, Cremona e Cagliari. In altri 16 capoluoghi si supereranno i due mesi (Mantova, Benevento, Perugia, Matera, Udine, Reggio Emilia, Pesaro, Rovigo, Torino, Ferrara, Padova, Verona, Prato, Taranto, Isernia e Siena.

Per fare un paragone oggi, nel 2018, i capoluoghi di provincia con più giorni che hanno superato una temperatura di 32 gradi sono Foggia e Caserta, entrambe con 68 giorni. In 50 anni insomma queste città perderanno un mese di frescura.

Va precisato inoltre che quelle che abbiamo appena citato sono le stime medie del numero dei giorni dove si supereranno i 32 gradi. Come sempre in statistica una previsione prevede un certo intervallo di incertezza. Nello scenario peggiore a Foggia e Caserta si supererebbero i 100 giorni annui con temperature al di sopra dei 32 gradi, a Roma si toccherebbe quota 66, a Milano 58.

Dai dati emerge con chiarezza che a risentire maggiormente del cambiamento climatico in termini di aumento della temperatura saranno da qui al 2068 le città del bacino padano, anche se non si osserva in generale una correlazione fra altitudine della città e aumento della temperatura. Al sud le proiezioni sembrano meno pessimiste rispetto al nord, così come nelle zone costiere rispetto all’entroterra. Ai primi posti nella classifica troviamo Reggio Emilia e Ferrara entrambe con +27 giorni con oltre di 32 gradi, Rovigo, Padova e Verona con +26 giorni, Cremona e Mantova con +25 giorni, Modena, Vicenza, Asti, Alessandria e Piacenza con +24 giorni e Parma con +23 giorni.

Le città dove invece sarà stato maggiore il cambiamento in 80 anni saranno Torino con 28, Reggio Emilia, Ferrara e Cagliari, mentre quelle dove l’impatto sarà stato minore Lecco, Catania e Palermo. Un un lecchese, un catanese e un palermitano non sentiranno differenze di temperatura media nella loro città nel corso della propria vita.

A Bologna nel 1988 le giornate con oltre 32 gradi erano 5, oggi sono 19 e nel 2068 saranno 39, cioè più di un mese in un anno. A Firenze rispettivamente 12, 30 e 53, cioè quasi due mesi l’anno. A Napoli, da 23 di oggi si passerà a 43 giorni di alte temperature fra 50 anni, mentre i perugini addirittura in 50 anni “guadagneranno” 20 giorni molto caldi, soffrendo per 2 mesi e mezzo l’anno. Anche Bari vivrà un’impennata non banale: in 80 anni un 30 di oggi barese sarà passato da meno di una settimana l’anno di alte temperature a un mese e mezzo l’anno. Un caso notevole è anche Matera, che passerà da un mese a due e mezzo di alte temperature in 80 anni.

È interessante infine gettare uno sguardo fuori dai nostri piccoli confini. Nelle regioni tropicali le conseguenze di questo aumento delle temperature avranno un impatto molto più potente. A Jakarta per esempio, in Indonesia, nel 1960 c’erano 32 gradi per 5 mesi l’anno, mentre nel 2100 si prevede che sarà così tutto l’anno. A Nuova Delhi, in India, dove vivono 22 milioni di persone si prevede si passerà dai sei mesi di alte temperature del 1960 a 8 mesi a fine secolo.

Ultimi commenti
  • Muntain Relè |

    Prodotti a km ZERO, piu’ che si puo’. MINIMIZZARE IL NUMERO DEI TIR, piu’ treni e trenini.
    RIDUZIONE PROGRAMMATA E CERTA DELLE NASCITE, RIMBOSCHIMENTO GLOBALE E RIDUZIONE DELLA PROPRIETA’ PRIVATA DEI MEZZI DI PRODUZIONE . Piu’ potere esecutivo all’ONU. (Per sommi capi….). Si storce il naso, certo, meglio delle catastrofi ambientali in corso e dei miliardi di euro già spesi per i danni conseguenti.

  • Muntain Relè |

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  • Franco Vidoni |

    Cominciamo da subito a piantare tutti gli alberi che possiamo. Ripariamo la rete idrica nazionale.

  • Franco Vidoni |

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