Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Al Nord conviene lavorare. Al Sud andare in pensione

C’è più di qualcosa che non va in un Paese nel quale ci sono ampie zone nelle quali un pensionato guadagna più di un lavoratore dipendente. Eppure, questa è l’Italia del 2015. Lo dice Istat, che ha recentemente rilasciato i dati relativi ai redditi medi annuali su base provinciali. Sia quelli da lavoro dipendente, che quelli da pensione. Sottraendo i secondi ai primi e visualizzando il risultato sulla mappa, questo è ciò che si ottiene.

Come si vede, l’Italia è tagliata in due. Al Nord province colorate in azzurro, a segnalare come la differenza di reddito sia a favore dei lavoratori dipendenti. Al Sud, invece, concentrazioni di arancione, a rappresentare quei territori nei quali i pensionati sono più ricchi di chi ogni mattina si alza per andare in fabbrica o in ufficio. A livello nazionale, la differenza di reddito è a favore dei lavoratori, che guadagnano in media poco meno di 2mila euro l’anno in più dei pensionati.

Ma è nei singoli territori che le cose cambiano. A Vibo Valentia, per esempio: in questa provincia della Calabria nel 2015 i dipendenti hanno guadagnato in media 11.813 euro, contro i 14.425 incassati da chi deve il suo reddito all’Inps. La differenza è di oltre 2.600 euro a favore di questi ultimi. In termini percentuali, siamo oltre il 22%. Si capisce, insomma, come da queste parti convenga essere pensionati. Certo, per arrivare alla pensione bisogna prima avere un lavoro.

Che invece a Milano conviene continuare il più a lungo possibile. Qui nel 2015 il reddito medio di un lavoratore dipendente ha sfiorato i 29mila euro. Mentre quello dei pensionati ha superato di poco i 21mila. La differenza tra chi va in ufficio e chi no, a fine anno, è di oltre 7mila euro. E del resto quella che gravita intorno al capoluogo lombardo è la provincia nella quale i redditi dei dipendenti sono stati i più alti del Paese. Lo si vede da questa mappa, nella quale sono però fotografati i dati relativi al 2016:

In questo caso, i territori che virano verso l’azzurro sono quelli nei quali il reddito ha superato il valore medio di 21.714 euro. Quelli che tendono all’arancione sono invece quelli nei quali il valore è inferiore alla media. Cliccando su una provincia si apre un pop-up che mostra l’andamento nel corso degli ultimi anni: la linea azzurra rappresenta la media nazionale, quella arancione la situazione nel territorio preso in considerazione.

Negli ultimi anni, ad esempio, a Milano i redditi sono stati sempre decisamente superiori alla media nazionale. Al contrario a Vibo Valentia si è sempre stati decisamente sotto media. E una situazione simile la si registra tornando a prendere in considerazione le pensioni. Questa mappa rappresenta la situazione aggiornata al 2015:

Il funzionamento della mappa è identico a quello della precedente. Con una novità interessante, però: la provincia con i pensionati più ricchi d’Italia è quella di Roma. Qui infatti nel 2015 un pensionato ha guadagnato in media 21.532 euro. Anche se nel centro Sud quella della capitale è più un’eccezione che una regola. Se anche guadagnano più dei concittadini che hanno un lavoro dipendente, i pensionati del Mezzogiorno hanno comunque un reddito inferiore rispetto ai ‘colleghi’ del Nord.