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cronaca

Debito, gli italiani sono bravi a ripagarlo. Almeno quello privato

 

Su quello pubblico investitori stranieri e agenzie di rating stanno sollevando qualche dubbio. Quello che è certo è che gli italiani sono in grado di onorare il debito privato. O almeno, lo fanno meglio di quanto non avvenga in molti altri Paesi europei. Che si tratti del mutuo, dell’affitto, di acquisti effettuati a rate o più semplicemente delle bollette, la quota di italiani indietro nei pagamenti è minore della media europea. Per quanto si tratti solo di dati provisionali, come specifica Eurostat, la notizia è che nel 2017 il dato relativo all’Italia è sceso al di sotto di quello medio continentale. Avvicinandosi, tanto per capire, a quello tedesco. Il quadro è riassunto in questa infografica:

 

 

Il grafico mostra l’andamento della percentuale delle famiglie indietro con i pagamenti dall’inizio della crisi al 2017. Di default, vengono visualizzati i dati relativi a Italia, Grecia e Germania. I filtri nella parte sinistra consentono di selezionare un altro Paese. Quello in alto a destra, invece, permette di visualizzare la situazione relativa alla fascia più povera della popolazione. Ovvero, per dirla con Eurostat, con un reddito inferiore al 60% del reddito mediano equivalente. In ogni grafico, la linea blu rappresenta la media europea, quella rossa la situazione relativa alla nazione selezionata.

 

Come si nota dal grafico, a partire dal 2008 la difficoltà nello stare al passo con i pagamenti da parte delle famiglie italiane è sempre stata superiore, anche se di pochi punti percentuali, alla media europea. Lo scorso anno, per quanto valga la pena di ribadire che si tratta ancora di dati previsionali, il dato è sceso al di sotto della media europea: 5,6% di sofferenze contro il 9,3%. Dato ancora più significativo se si pensa che l’anno precedente si attestava al 10,7%, tre decimi più della media continentale.

 

Soprattutto, il 5,6% è un dato significativo perché nel 2017 le famiglie tedesche in difficoltà con i pagamenti erano il 4,5%. In questo caso, insomma, lo spread è davvero basso. Si guardi, invece, alla Grecia, rappresentata nel grafico centrale. Devastata dalla crisi, messa in ginocchio dall’austerità, qui oltre il 44% delle famiglie è indietro con i pagamenti. Un dato che peggiora, arrivando a sfiorare il 70%, se ci si concentra sulla fascia più debole della popolazione. Anche se in questo caso la serie storica si ferma al 2016.

 

La buona notizia, per il nostro Paese, è che anche in questo caso siamo scesi al di sotto della media europea: il 22,3% delle famiglie più povere in difficoltà con le scadenze contro una media del 22,7%. In questo caso la distanza dai tedeschi è ancora molto ampia, superiore ai 10 punti percentuali. Ancora una volta: questi ultimi dati sono relativi al 2016. L’anno successivo il dato complessivo ha visto un calo della difficoltà nei pagamenti da parte delle famiglie italiane. Chissà che non sia avvenuto lo stesso anche per la fascia più povera della popolazione