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economia

Per il sesto anno consecutivo la demografia d’impresa ha segno negativo

Istat ha reso disponibili i dati sulla demografia d’impresa aggiornati al 2015. Andiamo con ordine.  Due anni fa le imprese nate sono 279.132 – quasi 5mila in più rispetto al 2014 – con un tasso di natalità del 7,3%, in progressivo aumento dal 2010 (+0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Ed una buona notizia perché è indice di dinamismo. Anche la mortalità d’impresa tuttavia è aumentata nel 2015. Si stima infatti che le imprese cessate siano 339.955, con un tasso di mortalità pari all’8,9% (+0,2 punti percentuali rispetto al 2014).
Per il sesto anno consecutivo i processi di natalità e mortalità delle imprese hanno determinato un tasso netto di turnover negativo (-1,6%), pari a quello registrato nel 2014.

Tra il 2014 e il 2015 la natalità delle imprese aumenta soprattutto nel Mezzogiorno dove si registra il tasso di natalità più alto (8,8% nel 2015). Più contenuti gli aumenti nelle altre ripartizioni: nel Nord-Ovest si passa da 6,5% del 2014 a 6,6% del 2015, nel Nord-Est da 5,8 a 5,9% e nel Centro da 7,7 a 7,8%.

Dopo la ripresa del 2014 la capacità di sopravvivenza delle nuove imprese cresce anche nel 2015: fra le nate nel 2014, alla fine del 2015 l’80,0% è ancora in attività (+3,2 punti percentuali sul 2014). L’aumento della sopravvivenza riguarda tutti i macro-settori ma è superiore alla media nazionale solo negli Altri servizi (+3,7%).