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tecnologia

L’intelligenza artificiale in banca. Il sondaggio dei manager

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Il rapporto Deloitte-Efma “Artificial Intelligence in Fsi” ” valuta la percezione dell’industria dei servizi finanziari in Europa sulla base di un sondaggio a 3mila manager di prima fila (C-level) di aziende europee, condotto tra l’1e il 27 febbraio scorsi. Il report sottolinea che le aziende del settore sembrano puntare sull’AI per avere maggiori capacità analitiche, in particolare per quanto riguarda il rapporto con l’utente, piuttosto che sull’automazione dei processi. La fotografia che emerge è che una fetta del 40% delle aziende è in fase “learning”, di valutazione e di approfondimento, solo l’11% non ha ancora fatto nulla, mentre il 49% ha già messo le mani in pasta, sia pure a vari livelli. Quasi due terzi degli interpellati (63%) indica che l’intelligenza artificiale avrà il suo impatto più forte in ambito finanziario nel comparto del customer service, nel miglioramento dell’esperienza dei clienti e in soluzioni di coinvolgimento che possano creare valore per gli utenti. E che quindi implichino un arricchimento e un potenziamento delle competenze interne piuttosto che l’imposizione di una semplice logica sostitutiva. «Augmentation, not automation», sostiene Thomas Davenport (si veda anche l’intervista nella pagina a fianco, ndr), all’insegna di un «redesign complessivo del lavoro su base cognitiva»

Articolo sul Sole 24 Ore del 15 marzo del 2017