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finanza

Perché le foto che scompaiono valgono 25 miliardi? I fondamentali di Snapchat

Oggi Snapchat farà il suo esordio in Borsa a Wall Street, con un prezzo di partenza di 17 dollari ad azione. In questo modo, il gruppo che produce l’app per inviare messaggi che scompaiono dopo pochi secondi ha un valore di 24 miliardi di dollari. Si tratta di un valore superiore al prezzo obiettivo di 14-16 dollari ad azione e vicino alle ultime ipotesi comprese tra i 17 e i 18 dollari. Molti analisti credono che se Snapchat dovesse fare bene nei primi minuti di contrattazioni, allora potrebbe risvegliare il mercato delle quotazioni delle aziende tecnologiche in borsa. In molti inoltre si attendono un record per le Ipo di aziende americane: sarebbe la più grande da quella di Facebook, che nel maggio 2012 partì da un valore di 81,2 miliardi di dollari. In generale Snapchat potrebbe essere la più importante quotazione da quella di Alibaba, che nel settembre del 2014 partì da un valore di 169,4 miliardi. Ci sono meno di 250 società statunitensi con valori di borsa a quel livello o superiore (Fonte: Il Sole 24 Ore Radiocor Plus).

 

Cosa fa Snapchat. Più di 158 milioni di utenti al giorno (per lo più giovani) usano l’app che consente agli utenti di scattare foto o brevi video con il proprio telefono. Si possono aggiungere didascalie, scarabocchi o altre annotazioni divertenti e inviare il risultato gli amici. Le persone possono anche assemblare le immagini in “storie” che funzionano come diari visivi della loro giornata. Queste “composizioni” non sono destinate a essere permanenti come avviene su Facebook ma scompaiono dopo un massimo di 24 ore.

 

 

 

I fondamentali di Snapchat. Secondo Bloomberg, Snapchat registra 235 milioni di utenti attivi al mese. Facebook è a quota 1,7 miliardi seguita da Whatsapp e Messenger tutte sopra il miliardo.  Circa il 70 per cento dei 18 ei 24 anni americani dotati di smartphone usa Snapchat. Quindi i margini di crescita ci sono. Anche rispetto a social più attempati come Facebook o Twitter. Snapchat inoltre ha fatto sapere di poter raggiungere un fatturato di un miliardo di dollari nel 2017.

Le fonti di reddito. Snapchat punta sull’advertising e sui contenuti a pagamento. DreamWorks e Jim Beam hanno acquistato gli annunci video a tutto schermo che appaiono all’interno di Storie. Circa un quarto delle vendite pubblicitarie di Snapchat proviene da altri tipi di contenuti a pagamento, come ad esempio le applicazioni che “aumentano” le foto con strumenti di realtà virtuale. Queste feature sembrano piacere molto agli inserzionisti pubblicitari.

I conti. Secondo quanto emerge dalla pubblicazione di un documento (S-1) depositato presso la Securities and Exchange Commission nel novembre 2016, Snap ha chiuso il 2016 con una perdita di 514,64 milioni di dollari, più ampia di quella da 372,89 milioni del 2015. Su questo fronte Snap ha detto chiaramente che potrebbe non riuscire mai a diventare redditizia: “Abbiamo subito una perdita operativa in passato, ci aspettiamo di incorrere in una perdita operativa nel futuro e potremmo non raggiungere mai o mantenere la redditivita’”, recita il documento. Le vendite 2016 sono state di 404,48 milioni di dollari contro i 58,66 milioni del 2015; nel solo quarto trimestre i ricavi medi per utente sono stati di 1,05 dollari contro i 31 centesimi dello stesso periodo dell’anno precedente ma lontano dai 7 dollari di Facebook. Come fatto dal più grande social network al mondo nel 2012 e da Twitter nell’anno successivo, anche Snap ha avvertito nel documento che “se non riusciamo a mantenere gli utenti attuali o se i nostri utenti sono meno attivi su Snapchat, il nostro business ne sarebbe pesantemente leso”.

Il valore è la velocità di fidelizzazione. Come riconosce anche Snapchat il suo successo dipende dalla fedeltà degli utenti, attualmente concentrati nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni. I gusti dei giovani non sono un asset e spesso abbiamo visto come gli spostamenti sui social possano essere anche repentini (si veda la crisi di Twitter). Tuttavia, ciò che sembra aver convinto gli analisti è la velocità di penetrazione sui giovani su un device, come lo smartphone, particolarmente interessante sotto il profilo della raccolta pubblicitaria.

@lucatremolada