Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
norme

Cause con il fisco oltre 100 miliardi: la mappa del contenzioso tributario

Le 318mila cause pendenti allo scorso 31 dicembre nelle commissioni tributarie provinciali valgono circa 28,9 miliardi di euro. Mentre le 150mila liti in corso davanti ai giudici regionali hanno un controvalore di 36,1 miliardi.
Nel complesso, il valore dei fascicoli sulle scrivanie dei 3.152 giudici tributari di primo e secondo grado arriva a circa 65 miliardi, di cui poco meno della metà riconducibili a ricorsi e appelli presentati nel 2016.
A questa cifra va poi aggiunto il contenzioso in Cassazione, dove le pendenze fiscali sono in continuo aumento e alla fine del 2016 hanno tagliato il traguardo delle 50mila cause. Arrivare a una stima precisa, in questo caso, è più complicato, ma si può partire dai dati delle Entrate, secondo cui l’11,3% dei giudizi alla Suprema corte riguarda importi superiori al milione di euro. Una percentuale molto più alta di quella registrata per i nuovi ricorsi introdotti l’anno scorso in primo grado (l’1,4%), così come per gli appelli davanti alle commissioni regionali (2,7%).

Si tratta di un fenomeno logico, perché il rapporto costi-benefici nel processo diventa via via più sfavorevole per le cause di basso importo, che hanno perciò maggiori probabilità di essere abbandonate. I riflessi sui valori in gioco, però, sono evidenti: ipotizzando che le cause oltre il milione di valore in Cassazione abbiano lo stesso importo medio che in secondo grado (5,4 milioni) si può stimare che l’arretrato davanti alla Suprema corte valga circa 42,2 miliardi.
La base su cui si applicherebbe la definizione agevolata delle liti allo studio del Governo è dunque pari a 107,2 miliardi.

Articolo sul Sole 24 Ore del 28 febbraio 2017