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politica

Frenata sul taglio delle aziende partecipate. Ecco quanto valgono

Una doppia frenata, sui parametri che individuano le partecipate pubbliche da chiudere e sui tempi per sfoltire davvero il panorama delle società pubbliche.
Poggia su questi due pilastri il menu delle proposte formulate da Regioni ed enti locali per il decreto correttivo sulle partecipate, uno dei provvedimenti-simbolo della riforma Madia. La discussione è aperta, oggi stesso è in programma un incontro tecnico al ministero dell’Economia per pesare la proposta, e il Governo proverà a “resistere” per non annacquare i contenuti della riforma: per evitare altri inciampi, però, c’è da cercare con le amministrazioni locali, e la partita da chiudere in questi giorni si complica.
A riaprirla è stata la sentenza 251/2016 della Corte costituzionale con cui i giudici hanno imposto appunto l’«intesa», che si ottiene con l’unanimità dei diretti interessati, invece del parere collettivo, quando si interviene a rivedere materie su cui Regioni ed enti locali hanno competenze dirette. Oltre alle partecipate, la sentenza costituzionale ha colpito anche il decreto sulle nomine dei direttori sanitari, e anche su quel versante la pressione delle Regioni è ai massimi: il correttivo, nelle intenzioni dei governi territoriali, dovrebbe arrivare nei fatti a smontare il vincolo di scegliere i vertici amministrativi delle strutture sanitarie all’interno di una rosa da 3-5 nomi proposta dalla commissione di esperti «indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti». Questa soluzione, scritta nel primo decreto attuativo sul tema con l’obiettivo dichiarato di limitare il peso della politica nelle scelte sanitarie, ha rappresentato da subito uno dei motori più potenti dell’opposizione regionale, e torna ora in discussione. Da rafforzare con il correttivo c’è anche il decreto anti-assenteismo, quello che impone di licenziare in 30 giorni i dipendenti colti in flagrante a timbrare l’ingresso ed evitare l’ufficio, ma sul punto al momento l’impianto del provvedimento originario sembra più solido.